E' tardi, è sempre troppo tardi...

di Marco Lombardi - twitter: @marcolombardi24

Il pareggio di ieri pomeriggio tra Sassuolo e Napoli rischia di pesare enormemente sul campionato degli azzurri. Difficile non dire che la squadra di Sarri si sia complicata da sola i 90 minuti del Mapei Stadium, così come accaduto in tante altre occasioni in questo campionato. A partire dalla gara dell'andata contro il Sassuolo, passando poi per le sfida contro il Palermo e la Lazio e la sconfitta casalinga contro l'Atalanta. Nella maggior parte delle occasioni, la colpa principale del Napoli è stata quella di non concretizzare l'enorme quantità di occasioni sotto porta venutesi a creare nel corso della gara. Il tutto unito a qualche errore di troppo in fase difensiva, tra poca lucidità e strafalcioni causati dalla distrazione dei singoli elementi. 

Nello specifico però, la gara del lunch match di ieri, ha mostrato nuovamente una reazione tardiva di Sarri in merito ai cambi da effettuare a gara in corso. L'ingresso di Arek Milik (poi decisivo con la rete del 2-2) a 8 minuti dalla fine è stato posticipato forse un po' troppo, con il polacco entrato ormai troppo tardi quando il risultato era stato già ribaltato dai neroverdi. Già nel primo tempo infatti, nonostante la decisione di Damato di non concedere rigore sul fallo su Mertens, la difesa del Sassuolo era riuscita bene o male a tamponare gli attacchi del trio dei piccoletti, con Cannavaro e Acerbi facilitati sui contrasti aerei sul belga. Come dimostrato tra l'altro anche nell'ultimissima azione della gara, con Mertens che ha duellato con l'ex capitano azzurro su una palla alta avendo poi la peggio. 

Sbilanciarsi troppo in attacco è probabilmente ciò che Sarri teme, ma in gare da vincere a tutti i costi come quella di ieri del Mapei Stadium, provare l'assalto finale con Milik e Mertens insieme in attacco sembra una soluzione percorribile anche prima degli ultimi dieci minuti di gara, soprattutto se la difesa avversaria rischia di sovrastare fisicamente le offensive azzurre.