FOTOGALLERY CN24 - Ocean Drive, Higuain e un covo di pazzi: il racconto del direttore in luna di miele a Miami

19.10.2015
03:20
Redazione

Amazing, fantastico! Un altro termine per descrivere i novanta minuti di follia all'angolo tra la 5th di Miami Beach, precisamente al civico 437 di Washington ave, in questa ventilata domenica di ottobre forse ancora lo devono coniare. Anzi sicuramente. Sposarsi mentre la propria squadra del cuore viaggia spedita verso i piani alti della classifica. ritrovandosi davanti la capolista al San Paolo, quando sei nel bel mezzo dell'itinerario Made in USA, non è il massimo della fortuna, figuriamoci scovare il locale dove soffrire e tifare lontano da stadio e redazione senza sentirsi di troppo e sembrare fuori luogo. Perché per un napoletano vero la partita è un travaglio di emozioni. Ma la sosta aiuta gli audaci, idem il calendario, dal database del web spunta il covo azzurro del Napoli Club Miami by Fratelli la Bufala. 'Ata campà cient 'anni! Chiamata preventiva per assicurarsi che tutto fili liscio obbligatoria, poi blitz sul posto per tastare il terreno e riprendere confidenza con i sapori partenopei. Dopo 10 giorni di burgers, patatine, burrito e salse varie ci vuole solo la pozione magica per affrontare al meglio la battaglia del giorno dopo: la pizza. Recensioni confortanti, ma ognuno ha il proprio palato. Si accende la lampadina del gusto. Bacon, beef e cheddar ormai sono un ricordo passato, arriva sua Maestà salsiccia e friarielli.  È l'apoteosi della goduria. Me l'aveva detto Roberto: 'direttó, fidati di me. Ci metto anche la scamorza, vedrai...'. Sublime, oltre le più rosee aspettative. Impasto leggero e sottile, ogni ingrediente di qualità assoluta e cottura giusta. Giulio sembra Insigne in camice, invece che assist sforna pizze, pane e altre prelibatezze nostrane che senza alcun dubbio fanno la differenza in un territorio arido di cultura culinaria.

A dirigere questa vera macchina da guerra multietnica c'è il factotum Ciro Del Gaudio, il numero 10 della struttura. 'La domenica apriamo alle 11.30, domani faremo un'eccezione per te'. Grazie assai. Poche ore di sonno, 30 minuti di gradevole passeggiata dalla 17st, alle 08.35 già timbro il cartellino. Arrivo prima di tutti, simbolicamente alzo la serranda. Prepartita sulle frequenze Rai sulla giostra dei gol, poi beinsports Hd. Rivedo la luce in fondo al tunnel degli spogliatoi. Una carezza virtuale ai santini sulle scale, ero in assuefazione. Tutto pronto al San Paolo, quasi da noi. Arriva uno spettatore per volta, mica gente semplice, malati cronici! Magliette, sciarpe e cornetti portafortuna per quella sana scaramanzia che mai stona in tema Napoli. Si parte!

Primo tempo tirato, sofferto e povero di emozioni. Higuain ne tocca una, Reina blinda la porta. La Fiorentina è organizzatissima, difesa e centrocampo si muovono a fisarmonica, difficile trovare spazi e scardinare le linee viola, è dura. Si va all'intervallo. Niente the caldo per tutti, ma un espresso denso e stretto. Un caffè è proprio quello che ci vuole per darsi una svegliata, negli spogliatoi ci pensa Sarri con la sua immancabile sigaretta con l'aroma di Tommaso. È tempo della 'presentazione'. Maglia ufficiale rigorosamente azzurra con tanto di logo, foto di rito e strette di mano. Sono uno di loro, nuovo membro di questa piccola ma grande famiglia che ha messo radici in Florida, lontano da casa con dedizione e sacrifici. Ne vado orgoglioso! Ora bisogna solo vincere.

Nemmeno il tempo di riprendere ognuno il proprio posto che Hamsik estrae dal cilindro il suo pezzo forte, un invito a nozze, giusto per restare in tema, per Insigne. Otto nero in buca da angolo, la faglia di Sant'Andrea è messa a dura prova. È un intreccio di abbracci tra persone sconosciute, ma legate da una sola fede. La gara si mette in discesa. Gli azzurri in campo danno la sensazione di essere più liberi psicologicamente, le gambe girano e le occasioni fioccano. Peccato che non vengano sfruttate. Fa parte del nostro Dna, siamo nati per soffrire, a questo gruppo le cose semplici non piacciono. La beffa è nell'aria, Kalinic ristabilisce la parità. È il momento di serrare le fila, il Napoli visto nell'ultimo mese lo sa fare meglio di tutti. Bastano pochi minuti per riprendersi dallo schiaffo. Higuain sradica la palla dai piedi di Ilicic, chiede l'uno-due in stile playstation L1-X a Mertens, si mette sulle spalle il suo marcatore, i sogni di 6 milioni di tifosi e gonfia la rete. E c taggià ricr, e c t poss ricr e c to dic a fa (cit).

Un boato squarcia il silenzio assordante di Ocean Drive reduce dalla Movida del sabato sera, i tassisti di passaggio increduli e divertiti ci mettono pochi attimi per capire tutto. Napoli in vantaggio, noi in apnea. Un tourbillon di riti, grattatine varie e occhi chiusi accompagnano il finale di partita, un quarto d'ora al cardiopalma. Nemmeno Banti oggi ci ferma, è fatta! La rincorsa continua: Napoli quanto ti amo, lo so Mi-Ami anche tu...

Fonte : di Salvio Passante
FOTO ALLEGATE
Notizie Calcio Napoli