Ecco come può cambiare il Napoli con Ancelotti: dal 4-3-3 al doppio schema, con due dubbi ed un'esclusione [GRAFICO FORMAZIONE]

14.05.2018
21:00
Claudio Russo

Carlo Ancelotti al Napoli? Inizialmente sembrava una boutade, ma col passare delle ore e dei giorni effettivamente non lo è. Un contatto tra l'ex

Carlo Ancelotti al Napoli? Inizialmente sembrava una boutade, ma col passare delle ore e dei giorni effettivamente non lo è. Un contatto tra l'ex Bayern Monaco ed il presidente Aurelio De Laurentiis, la possibilità - nel caso Maurizio Sarri andasse via - di poter far sedere sulla panchina del Napoli uno degli allenatori più vincenti degli ultimi vent'anni. L'idea non sarebbe male, no?

LE DUE TATTICHE

Premesso che al Bayern Monaco, anche per via di un impianto di gioco già consolidato dagli anni di Guardiola, spesso Ancelotti ha proposto il 4-3-3, c'è da dire che i due schemi con i quali l'ex Milan e Real Madrid si è imposto sui palcoscenici internazionali sono il 4-2-3-1 ed il 4-3-2-1. Proviamo ad immaginare due ipotetici schemi, adattando i calciatori azzurri. Unica premessa, l'assenza di Dries Mertens al centro dell'attacco: la clausola da 28 milioni di euro è alla portata di quasi tutte le big europee e cinesi. Largo ad Arkadiusz Milik, almeno in questi due grafici (realizzati da Giuseppe Cautiero per CalcioNapoli24). In porta abbiamo lasciato volutamente il punto interrogativo: di certo c'è la partenza di Reina, non ancora il suo sostituto. Linea difensiva tutto sommato identica a quella gestita da Maurizio Sarri (Ghoulam ed Hysaj, tra l'altro, sono stati sempre apprezzati da Ancelotti), è dal centrocampo in su che le cose cambiano.

  • 4-2-3-1

Con la mediana a due, si fatica ad immaginare la presenza di Jorginho: non per una questione tecnica, bensì fisica. Già nel biennio con Benitez l'italo-brasiliano - non ancora maturato - aveva palesato qualche difficoltà nell'andare a coprire porzioni maggiori di campo. Più facile ipotizzare la cerniera Diawara-Allan, con una capacità maggiore in fase difensiva e di pressing a scapito di quella puramente costruttiva. Su Insigne e Callejon esterni nessun dubbio, mentre Hamsik trequartista - nonostante una delle migliori stagioni dal punto di vista statistico, 13 gol nel 2014-2015 - non convince appieno: lo stesso slovacco, dopo l'addio di Benitez, non aveva fatto mistero di non digerire totalmente la posizione di trequartista. Zielinski, ad esempio, potrebbe trovarsi più a suo agio.

  • 4-3-2-1

Con il cosiddetto 'albero di Natale', reso vincente da Ancelotti nel Milan campione d'Italia nel 2004 e campione d'Europa nel 2003 e nel 2007 - per favore, nessun paragone - ci sarebbero alcune controindicazioni: i compiti in campo per i calciatori sono diversi da allenatore ad allenatore, ma certamente i quattro difensori ed i tre centrocampisti resterebbero gli stessi di questa stagione. In avanti, tuttavia, un dubbio c'è: Insigne ha il talento e la capacità di poter giocare qualche metro più accentrato rispetto alla solita posizione di esterno sinistro, mentre su José Callejon persisterebbe più di un punto interrogativo. Lo spagnolo, da quando è a Napoli, ha messo assieme 256 partite e totalizzato 19992 minuti: 229 partite iniziate da ala destra, 6 da punta centrale, 4 da ala sinistra, 2 da seconda punta. Sicuri potrebbe adattarsi ad una nuova posizione e ad una tipologia di gioco decisamente diversa? Anche qui, dando uno sguardo ai possibili sostituti in rosa, Piotr Zielinski rappresenterebbe una valida alternativa dal punto di vista tecnico.

di Claudio Russo - Twitter @claudioruss

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