Sarri sfida Giampaolo: presente contro futuro?

09.05.2018
20:00
Simone Scala

Il mercato è il centro dell'attenzione in casa Napoli, come se il campionato fosse già finito. Invece la squadra di Sarri ha ancora

Il mercato è al centro dell'attenzione in casa Napoli, come se il campionato fosse già finito. Invece la squadra di Sarri ha ancora da disputare due partite contro Sampdoria e Crotone. Il tecnico non vuol parlare della prossima stagione e del suo futuro, ma il suo obiettivo resta battere il record di punti del Napoli, visto che lo scudetto s'incammina verso Torino. Basta raggiungere 87 punti e il Napoli di Sarri verrà ricordato come la squadra che ha fatto più punti nella storia del calcio azzurro. I partenopei ora sono a quota 85, si è molto vicini con due gare a disposizione e i calciatori potranno affermare di aver fatto la storia di questa società, senza aver vinto nessun titolo. 

Prossimo avversario del Napoli è la Sampdoria di Marco Giampaolo. L'allenatore è stato accostato più volte alla panchina azzurra nel caso in cui Maurizio Sarri dovesse lasciare Napoli. Scherzo del destino? Assolutamente no, il tecnico blucerchiato pensa al presente e a conquistare l'Europa League con i doriani. L'indiscrezione al suo orecchio è arrivata ma lui si tiene distante dalle voci di mercato: "L'unico presidente che mi chiama sempre è Massimo Ferrero. Da Napoli ho ricevuto soltanto una telefonata per invitarmi alla consegna di un premio che si terrà il 29 maggio".

Il Napoli di Giampaolo, come sarebbe?

Uno studio tattico del gioco di Giampaolo va fatto, per capire se è il profilo giusto per l'eventuale post Sarri. Il solito modulo che sceglie per ogni partita è il 4-3-1-2. Un'analogia con l'attuale tecnico del Napoli, il quale quando approdò in azzurro diede questa impostazione tattica alla squadra, ma dovette cambiare subito idea per sfruttare al meglio le potenzialità dei calciatori in rosa con il 4-3-3. 
 

Il sistema di gioco in fase di possesso si trasforma in un 2/5-1-2; dove i centrali difensivi si occupano della costruzione bassa ed accompagnano la manovra fino all’altezza del centrocampo con i terzini che si alzano sulla linea dei centrocampisti creando ampiezza sulle fasce e soluzioni di gioco, il centrocampista centrale rimane in zona centrale creando un triangolo con i due centrali di difesa e garantendo anche copertura, le due mezzali  attaccano lo spazio che Il trequartista crea venendo in contro al portatore di palla. 

Lo sviluppo del gioco avviene tramite una ragnatela di passaggi da  parte dei difensori e i centrocampisti, con continue giocate a muro e triangolazioni palla a terra e veloci, così facendo riescono a superare la prima pressione e uscire in ampiezza sulle fasce laterali oppure di uscire in zona centrale arrivando in zona di rifinitura o con la verticalizzazione per le punte che attaccano la profondità. Gli attaccanti si  muovono spesso alternandosi  nelle giocate corto-lungo dando due soluzioni di trasmissione una corta per la sponda una lunga per la profondità, il vertice alto del centrocampo si posiziona al ridosso delle punte cercando la zona luce per ricevere palla, le mezzali si inseriscono anch’esse nell’area di rigore diventando degli attaccanti aggiunti.

di Simone Scala (Twitter: @SimoneScala17)

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(Dati tattici estrapolati da assoanalisti.it)

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