Simone Verdi e Leonardo Pavoletti
Simone Verdi e Leonardo Pavoletti

Verdi come Pavoletti: perchè tanti tentennamenti per accettare Napoli?

09.01.2018
16:30
Claudio Russo

Dopo Leonardo Pavoletti, adesso tocca a Simone Verdi. Forse è l'aria di Napoli che non porta i calciatori italiani ad accettare la corte di un

Dopo Leonardo Pavoletti, adesso tocca a Simone Verdi. Forse è l'aria di Napoli che porta i calciatori italiani a non accettare la corte di un club di lignaggio superiore a quelli di appartenenza, o quantomeno ne ritarda molto la decisione. Così accadde con Pavoletti, che accettò Napoli lo scorso anno dopo aver avuto più di una remora; così sta accadendo con Verdi

PALLA A VERDI

Nel giro di un paio di settimane abbiamo assistito ad un'apertura, seppur minima, da parte dell'agente di Verdi, Donato Orgnoni (24 dicembre: "Le intenzioni di Simone? Quelle di rimanere a Bologna e io lo sottolineo per lui: rimaniamo, da qui Bologna non ci spostiamo, la decisione è presa e indietro non si torna"; 9 gennaio: “Simone al Napoli? Ci siamo presi una pausa di riflessione, appena torna dalle vacanze ci siederemo io e lui dinanzi ad un tavolo e decideremo”). Palla al giocatore, che sia sul destro o sul sinistro non conta: abbiamo visto che è capace di segnare con entrambi.

L'APERTURA DA BOLOGNA

Il Bologna ha aperto alla cessione - seppur dolorosa -  di Verdi da settimane: prima il presidente Saputo ("Non è facile prendere certe decisioni, lascerò decidere Bigon. Venderlo a gennaio? Dobbiamo valutare l'offerta e il nostra programma. Sarà difficile ma dobbiamo vedere la nostra realtà"), poi lo stesso Donadoni ("Io penso di tenermi Simone, ma quando un giocatore ha la possibilità importante di andare in una grande squadra ritengo sia una chance da non sottovalutare. Dipende tutto da lui, quando si parla di chiamate di grandi club ritengo sia difficile non prenderle in considerazione"), è ovvio che il desiderio sarebbe quello di tenerlo...ma davanti a certe cifre non si può non guardare al bilancio.

LE TRE QUESTIONI

La situazione sembra abbastanza paradossale, però. Perchè le cifre che girano (dai 20 milioni più bonus ai 28 milioni bonus compresi, con tanto di 20% da girare al Milan per una clausola legata al trasferimento di Verdi in estate), il Bologna le accetterebbe. La questione riguarda il giocatore, esploso nell'ultimo biennio (48 partite, 12 gol, 10 assist) dopo aver totalizzato solo 38 partite e 4 gol in tre anni di A: dove andare a cercare le ragioni del suo tentennamento?

  • QUESTIONE TECNICA - Indiscutibilmente può avere un suo perchè, a Napoli Insigne e Callejon sono padroni indiscussi delle due fasce ed in Serie A si contano sulle dita di una mano i giocatori che potrebbero mettere in discussione la loro titolarità (ammesso che per Sarri esistano). Logicamente Verdi partirebbe dalla panchina (Sarri è stato chiaro, non promette niente), ma sarebbe un plus notevole rispetto agli attuali Ounas e Giaccherini: avrebbe spazio, ed anche qualche occasione da titolare in Europa League. Restare a Bologna nell'anno del Mondiale? L'Italia non partecipa, la questione della titolarità non regge così tanto. 
     
  • QUESTIONE ECONOMICA - Simone Verdi ha rinnovato il suo contratto con il Bologna nel 2016, passando da trecentomila euro al suo sitpendio attuale di circa settecentomila euro. L'offerta del Napoli è di molto superiore a questa cifra, raddoppiata come base e triplicabile tramite bonus: non volendo essere venali, comunque davanti a certe somme - un milione e mezzo a salire - non si può restare indifferenti.
     
  • QUESTIONE PERSONALE - Le notizie che arrivano da Bologna parlano di un Simone Verdi che nella città delle Due Torri ha trovato l'amore (Laura Della Villa, figlia del presidente della struttura medica Isokinetic. Per intenderci, tratto dal sito ufficiale: "FIFA medical centers of excellence, è un gruppo medico internazionale per la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei traumi ortopedici e sportivi". Sedi a Bologna, Londra, Milano (doppia sede), Rimini, Torino, Verona e Roma, la più vicina a Napoli). Insomma, in Emilia ha trovato un certo equilibrio, a quanto pare difficile da scalfire. Bisognerà superare questa resistenza, che non è l'unica, per vedere Simone Verdi a Castel Volturno?

PERCHE' TENTENNARE

Il Bologna a certe cifre lo cede, il Napoli sarebbe pronto ad accoglierlo. Spetta a lui - aspetta un segnale da parte del club sulla volontà di cederlo? - altrimenti si virerà su altri obiettivi. La garanzia è di Donadoni, comunque: "Il calciatore vive per puntare in alto. Accontentarsi non deve esistere nel vocabolario di una persona che fa questa professione". E questo Napoli, con tutto il rispetto per l'attuale Bologna, varrebbe la pena accettarlo. Verdi come Pavoletti, tentennamenti su tentennamenti per accettare l'azzurro: già una volta è andata così...ed è finita bene.

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