GeVi Napoli, Milicic: "Pullen e Ennis stanno migliorando, a Sassari sarò felice in un caso. Ai tifosi voglio dire una cosa..."

30.09.2023
13:00
Redazione

Oggi inizia ufficialmente la il campionato di basket di Serie A UnipolSai 2023/24 con l’anticipo delle 20.30 tra Dolomiti Energia Trentino e Vanoli Cremona. Domani alle 17.30 è il turno di Banco di Sardegna Sassari contro GeVi Napoli Basket, visibile live e on demand sulla piattaforma DAZN.

Nella giornata di ieri Igor Milicic, coach della GeVi Napoli, ha presentato il debutto in campionato in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti.

Conferenza Milicic

Comincia questa nuova avventura, iniziare a Sassari da sfavoriti ma con qualche assenza può essere un buon inizio?

“Dobbiamo girare tutti nella stessa direzione, l’inizio è duro in trasferta ed il calendario non è semplicissimo: non vogliamo pensare da qui al lungo periodo, dobbiamo costruire qualcosa di duraturo ed i giocatori stanno lavorando duro. Ci sono stati alcuni piccoli intoppi ma il basket non è un miracolo che si risolve con un solo gesto, con l’AD Dalla Salda ed il DS Llompart abbiamo costruito la squadra. Con il sistema difensivo che ho in mente è impensabile che in un mese tutto possa funzionare alla perfezione. Ciò non vuol dire che non possa essere sufficiente per vincere le partite, avremo il tempo per lavorare e le mie squadre saranno pronte al 100%. Questo gruppo è pronto per accettare le novità e cambiare le proprie abitudini, sarà una opportunità per renderci conto di come poter aggiustare il nostro cammino. Il nostro obiettivo è di lavorare assieme e portare la gente al palazzetto con tanta energia, ma non succederà se ci sarà troppa euforia o depressione per una vittoria o per una sconfitta. Il supporto della società e la volontà dei giocatori sono gli ingredienti giusti per sviluppare positivamente il progetto. Sassari ci mostrerà dove siamo e speriamo che possa dirci che siamo una sorpresa. Guardiamo partita dopo partita, provando a rendere migliore la successiva”

Questa settimana ti sei allenato col gruppo al completo, quali sono state le priorità?

“Essere tutti sulla stessa linea d’onda, ognuno sia consapevole di ciò che debba fare: è sembrato chiaro questo concetto, chi fa errori immediatamente si rende conto di dove ha sbagliato. Non conta segnare o meno, io parlo di movimenti in campo, difesa, le cose da fare nelle diverse situazioni. L’errore è questo qui, anche il posizionamento difensivo”

Come procede l’inserimento di Pullen e Ennis?

“Non sono ancora nella migliore condizione, ma stiamo lavorando di squadra anche con sedute di allenamento da tre ore. Vogliamo arrivare al punto che ogni giocatore sappia cosa fare, stiamo lavorando di squadra. A Sassari sarò felice se sarò competitivo, questa cosa mi renderà soddisfatto: per la squadra sarà importante lottare su ogni pallone”

Come funziona in un nuovo gruppo?

“La cosa positiva è che il gruppo stia credendo nei principi di lavoro, vincere aiuterebbe a cementare il tutto. I ragazzi ogni giorno in ogni allenamento hanno sviluppato la voglia e la volontà di giocare per Napoli, hanno lavorato forte per questa chimica e sinergia”

Alla prima amichevole ha deciso di difendere forte, quanto a lungo potrà durare l’intensità difensiva?

“In alcune fasi di partita dovremo fare il meglio che potremo, questa squadra ha tanta tattica in testa e non è qualcosa che crei in un mese ma passo dopo passo. Alcuni giocatori potranno capirlo subito ed altri necessiteranno di qualche periodo di tempo in più. Non sarà possibile immaginare 40 minuti di pressing a tutto campo, dovremo adattarci a seconda delle necessità per trovare vantaggi o limitare gli avversari. Serve lavorare per migliorare la comprensione reciproca, non bastano uno o due mesi per rendere tutto chiaro e condiviso. Alla fine saranno i giocatori a capire in primis dove sbaglieranno e migliorare, senza che nessuno glielo dica”

Quanto è importante Sokolowski?

“Davvero tanto, è uno che comunica molto in mezzo al campo: sta aiutando costantemente durante gli allenamenti anche dall’altra parte del campo, sono sicuro che aiuterà anche sé stesso a dimostrare di essere un giocatore diverso da quello visto a Treviso”

Cosa vuole dire a tifosi?

“Ci alleniamo in campo e in palestra al 100% ogni secondo, devono sapere che lottiamo sempre per la vittoria fino alla fine: però devono capire che se vinciamo non dobbiamo staccare i piedi da terra, e se perdiamo non dobbiamo abbatterci. Il pubblico lo vogliamo euforico e coinvolto, che ci dia una mano: è fuori discussione. Questo è un viaggio del tutto nuovo, dobbiamo costruire qualcosa e ci serve il supporto dei tifosi: una o due vittorie possono aiutarci ad accendere la fiducia e ad aumentarla”

Come funzionerà la gestione della squadra sul perimetro tra gli esterni?

“La squadra ha giocato per tre settimane senza il playmaker, adesso ci sono Pullen e Ennis che stanno imparando come giocare con i compagni di squadra: non è semplice che accada da un giorno all’altro, sono arrivati in ritardo ed è un piccolo ostacolo, ma si è alzato il livello di gioco e siamo contenti del loro arrivo e delle scelte fatte”

Che idea ha del campionato italiano e di Scafati?

“Il campionato è molto competitivo, ci sono tre livelli di squadre: quelle di Eurolega, inarrivabili, poi altre 5-6 con budget e coppe europee, e le altre. Sono arrivati giocatori che hanno alzato il livello, ci sono 7-8 società sullo stesso livello che possono essere sorprese a seconda delle coincidenze. Speriamo di esserla noi una sorpresa. Per quanto riguarda Scafati, conosco chi hanno preso ma non affrontandola al primo match ci siamo focalizzati su Sassari, Milano e Brescia che saranno le nostre prime tre avversarie”

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