Napoli Basket, Valli: "Dobbiamo tenere per cercare lo sprint finale! Bisognava rincuorare Pangos, la sfida è complicata quanto accattivante"

04.02.2025
09:10
Redazione

Giorgio Valli, coach del Napoli Basket, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport.

Valli, com’è stato tornare in A?

«Improvviso, inaspettato, molto bello e molto stimolante. Dalla Salda, con cui ci conosciamo da una vita come avversari, mi ha chiamato, ci ha creduto, mi ha convinto. Ho accettato per la persona che è, perché la città è Napoli, e perché la sfida è complicata quanto accattivante, tra patemi e gioia».

Napoli è cambiata tanto.

«Già rispetto allo scorso anno. Quando sono arrivato, ho cercato di mettere qualche correttivo e la società è stata splendida a muoversi in tempo reale per accontentarmi. Avevamo poco talento sul perimetro, difficile fare punti. Perciò i ritorni di Zubcic, un 4 perimetrale, e di Pullen. Poi bisognava rincuorare Pangos, inserire Green, e puntare sugli italiani, che ci stanno dando un grande contributo».

E come si fanno instant program, dovendo risalire?

«Bisogna fare le cose in cui credi, ma poche, semplificare tutto, dare linee guida. È già un trauma per moti giocatori cambiare coach. Del resto il mio pensiero è “less is more”».

La vostra prospettiva?

«Uso una metafora cestistica: eravamo in fondo al gruppo, ci siamo riuniti e dobbiamo tenere per cercare lo sprint finale. Manca il 40% di partite, ognuna pesa tonnellate. A me preme che Napoli cresca, perché cresceranno agonismo e atletismo e raffinatezza tecnica nel finale. Urgenza e motivazione vanno oltre capacità tecniche e organici».

Avete battuto Brescia. 

«C’è equilibrio, se non si gioca di squadra è durissima. Poi ci sono squadre che giocano le coppe e a volte possono avere meno energia. Fare pronostici è difficilissimo: la Virtus perde a Sassari, che perde con Scafati, noi che battiamo Brescia. E ripeto, il tiro da 3 fa tanto: Sassari piega la Virtus tirando con il 50%. Troppo da tre? L’atletismo dei giocatori è tale che i cambi difensivi sono continui e hai sempre uno davanti se cerchi di entrare in area».  

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