Benitez replica a Gerrard: "Mi attacca solo per vendere il suo libro"
Che Rafa Benitez non sia tipo da farsi scivolare addosso le cose come se nulla fosse, è risaputo. Basti ricordare la rimozione dei vessilli pro-Mourinho in mostra alla Pinetina decisa dopo il suo arrivo all'Inter e la memorabile conferenza stampa post conquista del Mondiale per club che, di fatto, sancì il suo addio ai nerazzurri. Poteva quindi il buon Rafa lasciarsi sfuggire la possibilità di replicare a Steven Gerrard che, dalle pagine della sua autobiografia “My Story”, gli aveva dato dello stupido per la cessione di Xabi Alonso e, soprattutto, lo aveva accusato di non averlo mai potuto sopportare come persona? Ovvio che no. E così – approfittando della conferenza stampa di vigilia della Champions (stasera il Real Madrid gioca contro lo Shakhtar Donetsk) – il tecnico spagnolo non le ha mandate a dire all'ex capitano del Liverpool. “Ho letto le dichiarazioni di Gerrard – ha detto Benitez - e credo abbia torto, ma per il rispetto che ho nei suoi confronti e nei confronti del Liverpool e dei suoi tifosi, credo sia meglio lasciar correre”.
FRECCIATA — E fin qui tutto bene, ma la stoccata velenosa deve ancora arrivare. “Gerrard ha appena pubblicato la sua biografia e ora che io sono sulla panchina del Real Madrid questo fa vendere”, ha concluso serafico Benitez, rafforzando la convinzione dell'attuale giocatore dei Los Angeles Galaxy di non essere mai piaciuto a Rafa. Benitez, d'altro canto, pare non piaccia ai tifosi del Real (e si mormora neppure a Cristiano Ronaldo): il motivo del malcontento sarebbe proprio la stella portoghese, che il mese scorso Benitez ha evitato di definire in un'intervista “il miglior calciatore al mondo” (sebbene sia questa la risposta di prassi alla domanda di rito), salvo rettificare successivamente. Ma che la correzione non fosse il suo reale pensiero lo ha confermato sempre ieri, quando di fronte alla medesima questione, Rafa ha ribadito che CR7 “è un giocatore eccellente, uno dei più forti che abbia mai allenato, ma non posso dire che sia il migliore perché ne ho avuti alcuni molto bravi”. Non resta ora che attendere la risposta di Ronaldo, magari nella sua prossima biografia.