Candreva accusa la Lazio: "Sono stato ceduto per fare cassa!". La replica del club: "Chiese di andare via, il suo disagio creò un clima non disteso. Sarebbe potuto andare al Napoli"

14.09.2016
10:40
Redazione

Antonio Candreva, esterno dell'Inter e della Nazionale, ha rilasciato una lunga intervista a Radiosei circa il suo passato laziale e soprattutto il modo in cui è stato congedato dal club biancoceleste, eccone un estratto: "Io sono una persona umile e leale. Fino all’anno scorso ero incedibile, da quest’anno non lo ero. Sono arrivate delle proposte e la Lazio mi ha venduto. Negli anni sono sempre arrivate delle richieste e non le hanno mai prese in considerazione. Io volevo diventare un punto di riferimento ma non me lo hanno mai permesso. Non ho mai nascosto di esserci rimasto male per la fascia, pensavo di meritarmela. C’erano delle altre persone per anzianità, ma quando mi hanno detto che era Biglia il capitano ho rifiutato il ruolo del vicecapitano. Non voglio far polemica, il mister ha pensato di fare bene dando la fascia a Lucas e lo spogliatoio non ha avuto niente da ridire".

Arturo Diaconale, capo della comunicazione della Lazio ha poi risposto per le rime: "La decisione dell’allenatore dello scorso anno è stata diversa. E' storia che Candreva, da dicembre in poi, abbia chiesto con insistenza di essere ceduto e diciamo pure che la sua insistenza e il suo disagio, anche per la mancata soddisfazione delle proprie richieste, si sono prodotti in complicazioni all’interno dello spogliatoio, ha creato un clima non disteso. Per quanto riguarda il mercato è stato accontentato per la destinazione, ha insistito per andare all’Inter, poteva essere venduto ad altre squadre come il Napoli". 

 

 

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