
Cdm - Totti, Icardi e Dzeko sopra i 30 gol stagionali: con Spalletti la prima punta si esalta
Il passato di Spalletti
Napoli - L'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno si sofferma sulle strategie e sui moduli che utilizzerà Luciano Spalletti pr esaltare il ruolo di prima punta, come già accaduto in passato. Dal quotidiano si legge:
Il presente e il futuro del Napoli è Luciano Spalletti che nel corso della sua carriera ha dimostrato grande sensibilità nella valorizzazione dei centravanti. Nell’archivio della bellezza calcistica degli ultimi vent’anni c’è anche la prima Roma di Spalletti, costruita intorno all’intuizione di collocare Totti al centro dell’attacco con Perrotta sulla trequarti. Nella stagione 2006-07 inizia la sinergia tra Spalletti e i capocannonieri, Totti ne segna 26 in campionato e 32 a livello stagionale, vincendo la Scarpa d’Oro. Dieci anni dopo, nella seconda avventura alla Roma, Spalletti battezza un altro capocannoniere con Edin Dzeko che porta a casa anche il suo personale record di gol in una stagione. Il centravanti bosniaco segnò 39 gol, in campionato arrivò a quota 29, uno in più di Mertens nell’annata in cui Sarri lo piazzò al centro dell’attacco. Dzeko a differenza di Totti è un attaccante puro ma la filosofia di calcio proposta aveva delle analogie con la prima Roma. Dzeko è un centravanti associativo che aiuta anche tanto la squadra a sviluppare la manovra. C’era Salah che attaccava la profondità e tanta qualità ad ispirare i movimenti offensivi di quella squadra con Nainggolan in versione regista offensivo e gli spezzoni di Totti che nella tempesta delle polemiche furono comunque produttivi. Ventinove gol Dzeko, 29 Icardi nella stagione 2017-18, quando nello scontro diretto contro la Lazio all’ultima giornata Spalletti riesce a riportare l’Inter in Champions League dopo sette anni d’assenza. Maurito ha caratteristiche diverse da Totti e Dzeko, è un’animale in area di rigore che abbassa la linea difensiva avversaria riempiendo in maniera efficace l’area di rigore e sfruttando il contributo che arrivava dalle catene laterali,