"Bisogna smettere di mentire e manipolare la realtà". Ennesima puntata del caso Osimhen, il pres. del Lille: "Pagato 68mln, non 81! Da Napoli giocatori da mezzo milione e pagati 20"

08.09.2021
10:50
Claudio Russo

Parla il presidente del Lille Olivier Létang sull'affare Osimhen con il Napoli

Calciomercato Napoli - Il trasferimento record di Victor Osimhen dal Lille al Napoli continua a generare caos all'interno del club francese, escludendo dalla vicenda la società di Aurelio De Laurentiis impegnata nel pagamento delle rate d'acquisto del centravanti nigeriano. Negli ultimi giorni si sono susseguite, sul binario che collega l'emittente nazionale francese RMC al giornale di Lille La Voix du Nord, le dichiarazioni di due presidenti, l'ex Lille Gérard Lopez - attualmente alla guida del Bordeaux -, e l'attuale numero uno del Lille Olivier Létang.

Le due posizioni sono nettamente in disaccordo, e soprattutto si basano su cifre contrastanti tra loro. Da una parte c'è Lopez, che sul trasferimento di Osimhen mantiene una linea ben precisa: assenza di pagamenti verso intermediari e prezzo di vendita a 71,3 milioni di euro più altri dieci milioni di euro legati a bonus quali la qualificazione del Napoli alla Champions League:

"Nessun intermediario è stato pagato, il prezzo della cessione ammonta a 71,3 milioni di euro più 10 milioni di euro in bonus. Inoltre c'era un incentivo verso il club belga da cui acquistammo Osimhen, lo Charleroi, di circa 8-9 milioni di euro. Un club non paga mai 71,3 milioni di euro tutti in una volta: sono quattro rate di cui la prima è stata già pagata"

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Alle dichiarazioni di Gérard Lopez ha voluto rispondere per le rime Olivier Létang, che ha rilasciato una lunga intervista a La Voix du Nord ed ha voluto fare chiarezza su tanti aspetti del Lille, a partire dal trasferimento di Osimhen al Napoli:

“Non mi piace criticare quello che è successo prima, ma dopo un po' dico basta, soprattutto se sono sospettato di mentire. Dobbiamo smettere di raccontare storie e dire la verità.

Per tornare al Lille, quando un club genera un deficit operativo e strutturale e presenta un debito non finanziario al 31 dicembre 2020 di 160 milioni di euro con una liquidità disponibile di 9 milioni di euro, si trova in una situazione di naufragio economico. Il club non avrebbe potuto rispettare queste scadenze ed era quindi inadempiente. Questi sono dati convalidati dal nostro revisore. Non abbiamo nulla da nascondere, se volete sapere tutto.

Prima di tutto, chiunque pensa che il trasferimento di Osimhen sia costato 81 milioni di euro: non è vero, l’accordo per il trasferimento vale 68 milioni. Poi, sapete che sono arrivati da Napoli quattro giocatori: la loro valutazione complessiva, secondo gli specialisti, è di cinquecentomila euro. E sono stato acquistati per venti milioni di euro totali.

In più ci sarebbero ulteriori cose da dire, da quando il nostro revisore dei conti ha parlato con il pubblico ministero: ho sentito dire che nessun agente sarebbe stato pagato con le commissioni, ma il 27 luglio del 2020 un agente è stato effettivamente incaricato, nel giorno della firma. Questo è un dato di fatto, quindi bisogna smettere di mentire e manipolare la realtà”

Al netto del record di spesa distrutto dal presidente De Laurentiis, sull’asse che va da Napoli a Lille si mosse non solo il nigeriano, ma anche altri quattro giocatori: Orestis Karnezis, Claudio Manzi, Ciro Palmieri e Luigi Liguori, valutati cinque milioni di euro a testa. Questi ultimi tre a Lille, nel nord della Francia, non ci hanno praticamente messo piede:

  • Liguori ha passato un’annata tra Fermana e Lecco, prima di essere svincolato dal Lille per accasarsi all’Afragolese, sedicesima nel girone G della Serie D 2020-2021;
  • Manzi, anche lui un prestito alla Fermata in C - dieci presenze in tutto: anche lui svincolato, tornato in Campania con un biennale alla Turris nella stessa categoria;
  • Palmieri, un prestito alla Fermana in C - anche lui? - , e dopo esser stato svincolato dal Lille ha firmato in Serie D per la Nocerina.

Dell’affare Osimhen è rimasto davvero poco: non sono rimaste tracce al Lille, la cui vecchia gestione Lopez è stata sostituita dal fondo Merlyn che fa capo al finanziere Alessandro Barnaba (nuovo presidente Olivier Letang); non sono rimaste tracce del vecchio agente William D’Avila, al quale Victor si affidò rompendo l’accordo precedente con la Star Factory - dietro spinta dei due club, secondo l’ex agente Franco Iovino -, esautorato con conferma da parte del cognato Osita Okolo; non sono rimaste tracce nemmeno di tre delle quattro contropartite tecniche ultra-valutate per far bilanciare i conti di ambedue i club.

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