
Conte-Juventus, Pedullà: "Le parole di De Laurentiis sono un indizio, ecco come stanno le cose"
Calciomercato Napoli - Alfredo Pedullà, esperto di mercato di Sportitalia, ha pubblicato un aggiornamento sul futuro di Antonio Conte. Ecco quanto dichiarato sul suo canale ufficiale di YouTube:
"Mi hanno colpito molto le parole di De Laurentiis. In un momento in cui i riflettori erano tutti puntati su di lui, ha pronunciato una, due, tre frasi che, a mio avviso, rappresentano un chiaro indizio di ciò che accadrà. Qual è questo indizio? Anzi, partiamo dalle frasi.
Ha detto: "Vorrei continuare con Conte", "Mi ha colpito la prima volta che l’ho incontrato", "Avrei voluto chiamarlo già nell’autunno del 2024". Storie già note, come quando Conte rifiutò perché non se la sentiva di subentrare a stagione in corso. Poi, da gennaio in avanti, quella lunga trattativa, culminata nell’incontro di aprile a Torino con il direttore sportivo Manna (ancora "in pectore") e il sì al Napoli.
Ma De Laurentiis ha aggiunto parole che, dal mio punto di vista, fanno la differenza e ci mostrano un presidente profondamente cambiato. Ha detto: "Io vorrei continuare con lui, ma se le sue scelte lo porteranno altrove, non potrò certo costringerlo a restare". Ecco, questa è la chiave di lettura di quanto cerco di raccontarvi da giorni. Il destino è segnato, e lo aveva lasciato intendere anche Conte in conferenza stampa, senza esplicitare troppo: "Qui non ci sono le condizioni per lavorare". Era arrabbiato per il mercato, eppure ha compiuto un capolavoro.
A Napoli si possono ottenere risultati straordinari quando le cose vengono fatte bene. Altrimenti, non vinci due scudetti in tre stagioni. Ma è evidente che sulla sintonia, sulla visione del progetto, Conte ha idee diverse, e va rispettato.
Cosa succede ora? Intanto, c'è da festeggiare. La festa è importante: non va sminuita, né avvelenata, come qualcuno ha provato a fare ieri sera, confondendo i piani. Anche perché, nel frattempo, la Juventus — che ha già scelto Conte — si prepara per una partita fondamentale domani sera a Venezia. In palio ci sono circa 60 milioni legati ai diritti Champions.
Poi, ci sarà il Mondiale per club e passerà un altro mese. La Juve ha annunciato che in panchina ci sarà Tudor, salvo colpi di scena. Ma io prevedo un "fuoco lento", che — non tra 10 giorni, non tra 15 — riporterà Conte sulla panchina della Juventus.
Rispetto alla stagione di Spalletti, come vi anticipavo, De Laurentiis ha già incontrato Allegri. Ora aspettiamo la firma, il nero su bianco. Allegri, nel 2021, aveva rifiutato il Napoli, preferendo tornare alla Juve. Ma è sempre stato un pallino del presidente, che si è mosso in anticipo per attutire un’eventuale — anzi, ormai probabile — partenza di Conte.
Sui tempi, però, bisogna procedere con calma. Le parole di De Laurentiis sono un indizio, l’anticamera, l’apripista di una trattativa che prenderà corpo. Conte ha detto cose importanti: "Siamo due vincenti", riferendosi a sé e al presidente, "ma con modalità diverse". Un messaggio chiaro.
Ora bisogna attendere, senza fretta. La Juventus lavora già sulla squadra che affiderà a Conte. Ve ne parlerò in altri video: c’è il tema Osimhen e delle tante mosse che la Juve sta pianificando. Così come il Napoli si prepara a un futuro senza Conte.
Per prudenza, però, aspettiamo l’incontro. Il mercato si racconta in diretta, e c’è sempre un imprevisto dietro l’angolo. Ma la direzione è chiara, ribadita con eleganza da entrambi i protagonisti ieri sera. Non c’è una clausola di rescissione, ma una riflessione da fare.
Mi ha colpito molto questa frase di De Laurentiis: "Io non posso costringere con la forza qualcuno a restare, a prescindere dal contratto". Una frase che per me è un vero e proprio manifesto. In passato il contratto era sacro, e i bracci di ferro non mancavano. Ricordate quando Sarri andò al Chelsea e Jorginho, che doveva andare al City, finì lì per “liberare” l’allenatore.
Ora mi aspetto due tavoli di lavoro: uno tra Napoli e Juventus per Conte, e uno per Osimhen. Ma tutto con calma, senza fretta. C’è da onorare il Mondiale per club e la prossima stagione inizierà in ritardo. Anche il calendario ne risentirà, soprattutto per squadre come Inter e Juve.
Concludo con un pensiero sulla serata di ieri: è stata bellissima. Una festa autentica, di gioia, di passione, di orgoglio. Il popolo napoletano ha ribadito, ancora una volta, il suo profondo attaccamento alla squadra. E in fondo, il tifoso vive per questo: per esultare, per godersi trionfi inaspettati ma meritati".