E se Inglese servisse per far tornare Zapata?

23.04.2019
16:20
Redazione

Arrivano troppo in fretta le critiche all’operato di mister Ancelotti. Non è adeguato e forse maldestro il paragone numerico tra la stagione attuale e quella passata del record del comandante Sarri. Sebbene il mister di Figline Valdarno infatti ci abbia deliziato regalandoci attimi di calcio totale, sebbene sia stato bravo con la sua organizzazione di gioco a mascherare alcuni piccoli difetti di qualche giocatore, è anche vero che ha raccolto una squadra impostata tatticamente in maniera favorevole al suo progetto, e che al primo anno è arrivato secondo realizzando 82 punti in campionato, quota ancora raggiungibile quest’anno. Al primo anno, con una squadra molto simile all’attuale almeno per i titolari e con Higuain, mister Sarri usciva ai 16esimi di Europa League contro il Villareal e usciva in semifinale di coppa Italia con l’Inter di Mancini. Ma al di là di inutili paragoni, quello che si può trarre dagli ultimi anni è questo: il Napoli ha una gran bella rosa, il Napoli è sicuramente tra i primi 16 team d’Europa, il Napoli ha delle enormi potenzialità di crescita per il valore del parco giocatori e per l’ottima situazione finanziaria, ma ultima e più importante delle deduzioni è che qui c’è solo una persona che possa davvero farci vincere uno scudetto od una coppa europea, ed è il direttore sportivo. Tutto passa dalle mani di Giuntoli e i suoi osservatori, che dovranno essere bravi a permettere di tramutare i ricavi dalle cessioni dei giocatori, in dote di acquisto per altri ormai non soltanto bravi, ma tra i migliori. Quello che riusciamo a capire anche da soli è che manca un cannibale, uno che, per intenderci, se arriva una delle tante palle decisive arrivate ai nostri attaccanti, come nelle sfide con Liverpool ed Arsenal, sia costretto a prenotare una visita ospedaliera al portiere avversario e un sarto che ripari la rete. Chiaro come il sole che manchi almeno un centrocampista, e che Younes in forma potrebbe risultare il miglior esterno tra quelli attuali, mentre per Verdi il ruolo di seconda punta sarebbe l’unico possibile. Meglio un prestito per Ounas che ha bisogno di trovare continuità, così come per lo sfortunato Grassi, e gli altri giovani Luperto, Gaetano e Rog, quest’ultimo magari in una realtà dove possa essere protagonista. Insigne potrebbe andare, e forse sarebbe un bene per se stesso e per il Napoli. Inglese potrebbe essere la pedina per il ritorno di Zapata, Diawara sembra uno dei più probabili partenti, così come il lotto dei terzini, dove si potrebbe attuare una vera e propria rivoluzione, oltre che in attacco.

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Fonte : di Rosario Iuliano
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