Il Roma - Insigne non ha mai chiesto la cessione a De Laurentiis, ma spunta una promessa di Raiola

24.04.2019
11:20
Redazione

Un giorno sarebbe bello capire cosa ha fatto Lorenzo Insigne per diventare antipatico a così tanti tifosi del Napoli. La platea è divisa, ma è un dato di fatto che l’attaccante è sempre discusso, criticato, contestato. Non da tutta la tifoseria, ma da una sua parte: spesso consistente. Una situazione che si è accentuata da quando è diventato capitano: una sorta di “maledizione” che i calciatori che indossano la maglia della propria città sembrano essere condannati a vivere. Adesso Insigne non sta vivendo un buon momento: l’ultimo gol in campionato risale al 10 marzo. Ancor prima, aveva segnato in Europa League il 14 febbraio. Appena due reti in tre mesi e un rendimento incostante. L’infortunio, ma anche qualche panchina. Come quella di domenica contro l’Atalanta. Insigne non è nemmeno entrato in campo, e non ha neanche svolto un po’ di riscaldamento. Ancelotti ha spiegato di volerlo recuperare dopo tre partite giocate consecutivamente. Negli occhi di tutti c’è la polemica uscita dal campo in Napoli-Arsenal, ma l’allenatore ha smentito che la panchina di domenica sia stata punitiva. 

MA L’INCERTEZZA SALE, a maggior ragione con questo momento negativo della squadra. Insigne non è contento, soprattutto per come il pubblico si comporta con lui. Si sente criticato, preso di mira. Trova conforto nella sua famiglia, ma quando viene messo in discussione anche dall’allenatore il peso può diventare difficile da sostenere. Insigne non ha mai parlato con Ancelotti, né con Giuntoli o De Laurentiis. Mai chiesta la cessione, mai espresso disappunto e voglia di andare via. Dalla sua bocca non sono mai uscite parole del genere, neanche verso amici e conoscenti. Però tutti sanno che il suo nuovo procuratore è Mino Raiola, uno che nel trasferimento di calciatori è un maestro. Il nuovo agente di Insigne (che non ha ancora acquisito ufficialmente l’incarico) ha promesso al giocatore che esplorerà ogni prospettiva di fare un salto di qualità. Un cambiamento che a prescindere da qualche problematica ambientale Insigne avrebbe considerato, in ogni caso. A 27 anni è spesso finito nella rete di osservatori di grandi club europei. Insigne sarebbe onorato di ricevere una proposta, e vorrebbe valutarla. C’è da parlare col Napoli, è chiaro: ma Raiola sa come stuzzicare De Laurentiis. Insigne non si sente sicurissimo di andare all’estero: la lingua e l’ambientamento sarebbero un freno. Forse per questo giungono voci da Milano di un Raiola impegnato a esplorare soluzioni con l’Inter e col Milan, anche se le notizie di scambi con Suso e addirittura Icardi non trovano riscontri. Non è da escludere un’altra pista italiana, Juventus esclusa, ma oltre la Roma non ci sarebbero altri club in grado di offrire ingaggi all’altezza di quello attuale dell’attaccante. Quindi l’estero può essere una soluzione in un certo senso forzata: magari una capitale europea, raggiungibile da Napoli con un volo diretto per mantenere il contatto con la famiglia. Dove, se e quando nessuno lo sa. Ma Raiola fa il suo lavoro: cerca offerte. La Spagna o la Premier sembrano terreni più interessanti su cui muoversi. Difficile la Francia e la Germania. Insigne aspetta, ma restare a Napoli non sarebbe un problema. Anzi.

Fonte : Giovanni Scotto per il Roma
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