Sportitalia - Restano le perplessità di Sarri: nessuna offerta formalizzata per il rinnovo, la pista Zenit non convince. Potrebbe restar fermo
Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia, sul suo portale ha fatto il punto sul futuro di Maurizio Sarri: "Le prossime saranno le ore
Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia, sul suo portale ha fatto il punto sul futuro di Maurizio Sarri:
"Le prossime saranno le ore più lunghe per Maurizio Sarri. Entro domani sera avremo le idee più chiare. Dopo un pranzo e una cena con Aurelio De Laurentiis restano le perplessità, più forti di quelle percentuali (oltre il 50 per cento) che avevano aperto all’ottimismo. Dicono: non sarà mai un problema di ingaggio, ma di programmi. Giusto, ma intanto una proposta non è stata ancora formalizzata, l’ingaggio resta da 1,4, al massimo cifre di adeguamento sussurrate. E che fanno a cazzotti, almeno per ora, con le perplessità emerse in sala stampa dopo Napoli-Crotone e sintetizzate dallo stesso Sarri. La perplessità che, con quelle clausole, sarà difficile trattenere tutti. Anche se restasse Sarri, almeno un paio andrebbero via. E uno è già andato (Reina). Hai chiuso con 91 punti, record in Italia per chi arriva secondo, e non hai vinto. Per vincere, per provare a vincere, servirebbe altro, in primis la conferma dell’attuale gruppo. E poi un adeguato piano di rafforzamento. Vedremo cosa accadrà entro domani sera. Intanto, il Chelsea è ancora al palo, almeno in queste ore, a maggior ragione dopo il trionfo di Conte in FA Cup. Lo Zenit potrebbe materializzarsi presto ma, a forza di pensarci e ripensarci, Sarri ritiene che non sia la destinazione migliore. Lui a San Pietroburgo: almeno in queste ore non è scattata la molla. E il retroscena del tardo pomeriggio è un voler respingere al mittente, almeno in questi momenti di lunghe riflessioni, simile opportunità. C’è quel famoso 20 per cento (“potrei anche restare fermo”), percentuale da noi fatta giorni fa e che resta intatta. Ma sarebbe quasi una provocazione, oppure una beffa, dopo tre stagioni straordinarie. E anche questo particolare provoca un pizzico di nervosismo, l’incertezza del momento. Domani è un altro giorno. Forse".