Klopp: "Ho detto alla squadra: 'Il Napoli non sa chi siamo davvero'. Rispetto per loro, ma gli abbiamo impedito di giocare"

12.12.2018
00:20
Redazione

Jurgen Klopp ha parlato ai microfoni di BT Sport nel post-partita di Liverpool-Napoli, terminata con la vittoria dei padroni di casa che ha eliminato i partenopei

Jurgen Klopp ha parlato ai microfoni di BT Sport nel post-partita di Liverpool-Napoli, terminata con la vittoria dei padroni di casa che ha eliminato i partenopei dalla Champions League. Ecco alcuni stralci della sua intervista.

"Non so se ci sia mai stato un allenatore più orgoglioso della sua squadra di quanto lo sia io adesso. Prima della partita avevo detto alla squadra che l'unica cosa buona che potevamo ricavare dalla sconfitta all'andata contro il Napoli era che loro [gli azzurri n.d.r.] non avevano alcuna idea di chi eravamo noi, perché la volta scorsa a giocare c'era il nostro fratello scarso. Non eravamo noi. Certo, in Champions League solitamente non puoi mai sorprendere davvero una squadra, e non so se il Napoli fosse sorpreso della nostra prestazione, ma abbiamo avuto l'opportunità di dimostrare molto di più rispetto a quanto fatto a Napoli. Insieme ai nostri tifosi siamo stati eccezionali". 

Sulla partita: "Il modo in cui li abbiamo pressati li ha costretti a cambiare totalmente il modo di giocare. Non avevano più una chiave per costruire il gioco. Abbiamo difeso con grande passione, siamo stati forti. Salah ha fatto un gran gol e Alisson una grande parata. Non ho idea di come si possa fare una parata del genere, è stato incredibile. Avremmo potuto segnare di più, è ovvio. Ma non fa differenza, davanti 1-0 contava rimanere concentrati e compatti. E' stato difficile dopo i primi 65 minuti, continuavo a guardare l'orologio, i giocatori perdevano spesso la palla. Meritavamo di vincere ed è stato fantastico. Il mio rispetto per il Napoli non potrebbe essere più grande di così, per quanto sono forti".

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