Il giorno dopo la ventiseiesima giornata...L'effetto svanito del falso nueve e il drammatico dato degli scontri diretti

26.02.2017
12:00
Redazione

Il giorno dopo la ventiseiesima giornata. Quella contro l’Atalanta era la prima di un ciclo terribile che attende gli azzurri. E il ciclo inizia malissimo. Sconfitta interna contro gli uomini di Gasperini che tra andata e ritorno fanno bottino pieno con il Napoli. Da non credere.

Il giorno dopo la ventiseiesima giornata. Nella prima frazione gli azzurri troveranno il modo di subire l’ennesimo goal da palla inattiva. Forse un qualcosa nelle marcature a zona andrebbe rivista. Difendere a zona sulle palle da fermo ha i suoi vantaggi. In primis si evitano i blocchi e ognuno sa già dove posizionarsi. Però basta un rimpallo, una palla " sporca", nell’occasione il pallone rimbalza sul tacco interno di Albiol e tutto salta. Anche perchè tutti sono sempre troppo intenti a guardare il pallone e non gli avversari. Poi è delittuoso farsi sfuggire quello che scappa sul secondo palo in attesa del classico pallone che sbuca. 

Il giorno dopo la ventiseiesima giornata. La reazione saranno un paio di giocate di Mertens. In una si preparerà alla grande per il tiro che poi sbaglierà, nell’altra Berisha e la traversa gli negheranno la gioia del goal. Nel complesso un Napoli troppo brutto per essere vero, con tanti, troppi uomini in palese debito d’ossigeno. In queste condizioni si finisce per sbagliare anche le giocate facili o la scelta della giocata. 

Il giorno dopo la ventiseiesima giornata. La ripresa inizia ancora peggio. Gli uomini di Gasperini hanno tutti fisicità e gamba. E gli avanti del Napoli non la vedranno quasi mai. L’occasione per riaprirla passa attraverso il doppio giallo rimediato da Kessie in pochi minuti. Ma il Napoli non riuscirà a sfruttarla. Anzi, in superiorità numerica subirà anche il raddoppio. Spinazzola, uno che la fascia la macina, di esterno destro, alla Carvajal a Madrid per intenderci, crosserà in piena area. E lì, appostato, ci sarà ancora Caldara, vanamente inseguito da Insigne(!). Coordinazione da centravanti puro per il difensore orobico e Napoli sotto di due. Il raddoppio non andava subito. Occorreva organizzarsi e provare a ribaltare l’incontro. 

Il giorno dopo la ventiseiesima giornata. La girandola di cambi di Sarri servirà a ben poco. La migliore occasione capiterà sulla testa di Callejon. Non da lui il grossolano errore a pochi metri dalla porta. Il resto sarà confusione e difesa ordinata e attenta dei bergamaschi che espugneranno il S.Paolo e continueranno a costruirsi una classifica stupefacente blindando il quarto posto. Un dato deve comunque far riflettere: al momento, il Napoli, negli scontri diretti contro Juventus, Roma e Atalanta, non ha preso punti.

Il giorno dopo la ventiseiesima giornata. Come detto inizia malissimo il ciclo terribile e decisivo della stagione. In tanti sono apparsi con il fiato corto e l’effetto falso  “nueve “sembra essersi dissolto. Sono queste le gare in cui maggiormente si avverte l’assenza del campione che con un colpo ti toglie le castagne dal fuoco. Per uscire indenni da questo febbraio dagli impegni duri e ravvicinati, occorrerà ritrovare convinzione e condizione. E magari anche quell’unione che sembra essersi andata a farsi benedire dopo la sconfitta di Madrid. Se poi si pensa di poter risolvere il tutto con i periodici silenzi stampa, forse si è un tantino fuori strada.

 

Fonte : di Stefano Napolitano
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