Il giorno dopo la ventitreesima giornata... le sciocchezze di Verona, i "soliti noti" e il tasto ignora sul telecomando

29.01.2018
11:10
Redazione

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Nel gioco e nella guerra degli anticipi e posticipi, tocca prima alla Juventus. I bianconeri passeranno a Verona contro

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Nel gioco e nella guerra degli anticipi e posticipi, tocca prima alla Juventus. I bianconeri passeranno a Verona contro il solito ostico Chievo che capitolerà solo quando sarà ridotto in nove uomini. Due sciocchezze per due espulsioni. Gli uomini di Alegri, da dopo la sosta, continuano ad apparire lenti e macchinosi e nelle ultime tre gare contro Cagliari, Genoa e Chievo hanno realizzato appena quattro reti, di cui due contro un Chievo decimato.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Al mattino della domenica, un’Inter in palese difficoltà, continua a perdere colpi. Handanovic ha smesso di fare i miracoli e se non segna Icardi per i nerazzurri è dura. Gli uomini di Spalletti si faranno raggiungere al 90° da una coriacea Spal. Con il pari di Ferrara si allunga a nove la serie di partite senza vittorie per l’Inter che precipita a distanza siderale dalle prime posizioni. Nella serata di ieri, sparirà anche la Roma. Giallorossi in caduta libera: appena tre punti nelle ultime sei partite. Anche il Benevento ha fatto meglio.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Ieri alle 15.00, al canonico orario del pallone di una volta, il Napoli mette la freccia a sinistra e piazza il controsorpasso nei confronti della Juventus. Non senza patemi si disfa di un Bologna che ha provato a rendere dura la vita agli azzurri. Pronti via e gli azzurri decidono di dare una rete di vantaggio agli emiliani. Hysaj si guarda Di Francesco, Koulibaly è ancora freddo per staccare da terra, Reina resta intorpidito e pigro tra i pali e Palacio porta in vantaggio i suoi. La reazione è fin troppo veemente. Pochi minuti e il Napoli trova il pari. Poi, preso dalla voglia e dalla foga di voler capovolgere il risultato, lascia qualche spazio di troppo nelle retrovie. Chiriches non gioca da tempo e si vede. Per fortuna Reina ha capito che la gara è iniziata e con classe ed esperienza evita la seconda capitolazione.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Dopo essersi divorata la rete del vantaggio con Allan che da ottima posizione calcerà malissimo – il brasiliano si ripeterà nella ripresa quando dalla lunetta calcerà in curva A – il Napoli la ribalterà con Mertens dagli undici metri. Lo stesso belga la chiuderà nella ripresa con un capolavoro. E con i due di ieri, fanno tredici in campionato.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Dopo il sorpasso della Juventus il Napoli era chiamato a rispondere e lo ha fatto alla grande malgrado la colossale disattenzione iniziale. Sarri si sarà imbufalito. E come dargli torto. Certe disattenzioni possono costare carissime e il Napoli non può assolutamente permettersele.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Inutili e sterili le polemiche fomentate ad arte nei vari salotti televisivi della domenica. Dopo i centimetri di Bergamo, ieri è stata la volta del fallo su Callejon. Per fortuna i campionati si giocano e vincono sul prato verde e non negli studi televisivi. Basta una lieve pressione sul telecomando per ignorarli. Una cosa è certa, dopo Mertens a Crotone, si è passati a Mertens a Bergamo fino a Mertens a Napoli che ieri ne ha fatti due e questo conta. Il resto sono chiacchiere e neanche buone come quelle dell’imminente Carnevale.

Il giorno dopo la ventitreesima giornata. Con l’arrivo di Younes, uno che potrà dare un grosso contributo alla causa azzurra e quello molto probabile di Politano, malgrado le manovre di disturbo dei “soliti noti”, finalmente anche la Società pare volerci credere almeno quanto squadra e tecnico. Bene così, era ora. Il gran merito del Napoli è stato quello di essere rimasto in cima alla classifica malgrado i due gravi infortuni accorsi a Milik e Ghoulam, giusto che anche la proprietà ci metta del suo per provare ad arrivare fino a maggio. 

Fonte : di Stefano Napolitano
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