
La MOVIOLA - Napoli-Atalanta: Bergamaschi furiosi per il raddoppio azzurro ma De Marco non sbaglia. Ottima prestazione del fischietto di Chiavari
Primo tempo pressocchè inoperoso per il direttore di gara De Marco. Solo qualche entrata in ritardo che non ha richiesto sanzioni disciplinari da ambo le parti. 45 Minuti di ordinaria amministrazione per il fischietto di Chiavari. Secondo tempo che inizia in maniera più effervescente. Insigne chiede un calcio di rigore per essere stato atterrato in area da Cazzola. Il contatto c'è ma è troppo lieve per causare la caduta del folletto partenopeo. De Marco lascia proseguire e non sbaglia. Al 10' della ripresa, sacrosanto il giallo sventolato all'atalantino Benaoulane per un entrataccia su Zapata all'altezza della bandierina del calcio d'angolo.Giusta anche l'ammonizione per Cazzola che falcia Radosevic all'imite dell'area bergamasca. Giallo sul raddoppio di Insigne. Sugli sviluppi dell'azione Higuain è in fuorigioco ma la palla non gli arriva perchè carambola su Del Grosso arrivando a Insigne che segna comodamente. Grandi proteste dei bergamaschi che sostengono l'errore del guardalinee che avrebbe alzato la bandierina nella circostanza. Furioso Yepes che in occasione si becca il cartellino rosso per proteste. Esaminando il replay effettivamente Higuain disturba l'azione ma il regolamento prevede che qualora il difensore intervenendo blocchi il passaggio, non si tratti di fuorigioco. De Marco, quindi non sbaglia convalinando il 2-1 dei partenopei. La gara si accende dopo l'episodio e ne scaturisce un leggero battibecco tra Livaya e Albiol senza conseguenza disciplinare per entrambi. Partita arbitrata senza errori. Ottima prestazione di De Marco.
Per dovere di cronaca, potete leggere di seguito la regola sul fuorigioco che sancisce la regolarità del raddoppio del Napoli:
La posizione di fuori gioco di un calciatore deve essere punita solo se, nel momento in cui il pallone è toccato o giocato da uno dei suoi compagni, il calciatore, a giudizio dell’arbitro, prende parte attiva al gioco: intervenendo nel gioco oppure influenzando un avversario oppure traendo vantaggio da tale posizione.