
LIVE - Tolta la penalizzazione di due punti! Tornano Grava-Cannavaro, giustizia è fatta!
CLICCA QUI O PREMI F5 PER AGGIORNARE IL LIVE
LO ANNUNCIA IL MATTINO: "La Corte di Giustizia Federale ha deciso: via la penalizzazione e solo un'ammenda per il Napoli.
Trionfo della strategia del club azzurro che fin dal primo istante aveva puntato sulla iniquità del provvedimento.
Decisione senza precedente per il capo della Procura federale. Decisione che, secondo molti, spalanca le porte a uno sconto: da -2 a -1. Per Cannavaro e Grava l'ipotesi è di uno stop che passa da sei mesi a quattro
Come riferisce Il Mattino La sentenza slitta alle 18. Questione di minuti e il Napoli conoscerà il verdetto
17.10 Secondo quanto riferisce Sky, la sentenza attesa per le 17.30 dovrebbe slittare di qualche minuto.
16.34 Massimo Ugolini ai microfoni di Sky:"De Laurentiis ha voluto perorare la causa del Napoli, che secondo quanto riportato dal Presidente alla Corte è una società troppo seria per commettere certe cose. Importantissimo il passaggio in cui ha detto di non voler vedere asterischi accanto al nome del Napoli in classifica. Da questa sentenza dipende poi anche il prosieguo del mercato del Napoli: se dovesse esser confermata la squalifica di Cannavaro e Grava, fosse anche numericamente bisogna intervenire. Le mie sensazioni? Non so se ridaranno i due punti al Napoli, ma credo ci siano buone possibilità che la penalizzazione venga ridotta a -1".
15.21 Dal Corriere dello Sport - Il presidente della Figc Giancarlo Abete: "Con questa tempistica si rischia di falsare il campionato? È tutto da dimostrare, e poi non è possibile concentrare tutti i procedimenti quando il campionato è fermo perchè per un anno ci sarebbe una sorta di 'liberi tuttì. I tornei vengono falsati quando non si applicano le norme vigenti, e non quando accadono eventi che non sono condivisi. Se c'è un soggetto che a un certo punto viene imputato di una responsabilità diretta non si può affrontare l'argomento a fine stagione, non esiste. Giustamente le società trovano difficoltà ad accettare la responsabilità oggettiva a fronte di situazioni che non sono direttamente imputabili a loro - ha ammesso Abete - ma non si deve dimenticare che resta un caposaldo dell'ordinamento sportivo internazionale poichè che è prevista anche da Fifa e Uefa. L'Italia a bocce ferme farà una riflessione sul quadro normativo, ma non può uscire da un contesto di regole internazionali
15.16 Avv. Grassani: "Vi spiego il paragone tra Gianello e Donnie Brasco. Dopo il dibattimento c'è fiducia perchè...". Clicca qui per leggere
14.22 Dal Corriere dello Sport, a Sky Sport 24 ha parlato anche il legale di Paolo Cannavaro, Ruggiero Malagnini: «Il punto fondamentale della disputa sono le dichiarazioni del poliziotto. Per la procura sono un riscontro esterno, per la nostra difesa, invece, costituiscono un riscontro circolare. L'ispettore di Polizia non fa altro che riferire ciò che ha sentito dalla fonte (cioè Gianello, ndr). Svuotando di contenuto il rapporto del poliziotto rimangono solo dichiarazioni generiche e imprecise che non possono portare ad una sentenza di colpevolezza nè per Cannavaro, nè per Grava e nè tantomeno per il Napoli. Se fosse vero ciò che sostiene la procura, allora non si capisce perchè nel processo manchi Quagliarella che è stata la prima persona citata dal poliziotto stesso. Sensazioni? Per una dfiresa sono quelle di ottenere il massimo, cioè lo stravolgimento della sentenza di primo grado, viziata da una enormità di errori giuridici. Mi auguro che i giudici della corte possano decidere in tal senso».
14.20 Dal Corriere dello Sport., il Procuratore federale Stefano Palazzi "Ci sono tutti i requisiti per applicare la responsabilità oggettiva: il tesseramento di Gianello, il tesseramento degli altri due calciatori accusati di omessa denuncia, e il collegamento di quel comportamento illecito all'attività sportiva". Lo ha dichiarato il Procuratore federale Stefano Palazzi, nel corso del processo d'appello al filone partenopeo del Calcioscommesse, in merito alla posizione del Napoli e alla combine di Samp-Napoli (maggio 2010) tentata dall'allora terzo portiere Matteo Gianello, con il coinvolgimento dei compagni Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. Tentativo per cui i partenopei sono stati puniti, proprio per responsabilità oggettiva sui suoi tesserati, con 2 punti di penalizzazione. "Non ritengo si possa seriamente dubitare dell'applicabilità di questo istituto cardine non solo di questo ordinamento ma anche in ambito internazionale – ha aggiunto Palazzi - C'è un riscontro alle dichiarazioni accusatorie di Gianello: prima di tutto quello che dice in via confidenziale al poliziotto, una fonte qualificata. Quando gli viene contestato il contenuto delle dichiarazioni confidenziale è ovvio che lui si trovi in imbarazzo, ma le accuse trovano una conferma molto attendibile in quanto dichiarato in tempi non sospetti all'amico". Dichiarazioni in cui Gianello tirò in ballo i due compagni (squalificati sei mesi in primo grado per omessa denuncia). "Non ci sarebbe stato nessun motivo per coinvolgerli falsamente - ha rilevato Palazzi-, sarebbe stato facilissimo ritrattarle e dire che era pura millanteria e invece non l'ha fatto". In risposta a De Laurentiis che ha detto stamane che il giocatore era "estraneo allo spogliatoio" il Procuratore ha ribadito che Gianello era "in ottimi rapporti con tutti compagni di squadra". L'accusa ha quindi chiarito la sua richiesta di un punto di penalizzazione, in primo grado, prima che la sentenza della Disciplinare la raddoppiasse: "Non mi nascondo dietro un dito -le sue parole -, la procura aveva chiesto per il Napoli una richiesta inferiore al parametro perchè si trattava di un giocatore ai margini della rosa, di una proposta rifiutata e senza collegamenti con le organizzazioni internazionali. Mi sembra evidente che applicare la tabella indiscriminatamente per casi diversi non è un esercizio giusto".
Da Roma - "Palazzi è stato morbido, tutto aperto. Si profila l'ipotesi Tnas, ecco quando arriverà la sentenza. A De Laurentiis non farà piacere, ma...". Per leggere clicca qui
Grassani: "Niente compromessi, puntiamo al proscioglimento: ecco il punto che accomuna tutte le parti, la sentenza pronta entro...". Per leggere clicca qui
ore 13 Dopo aver discusso il ricorso del Portogruaro e di Marco Zamboni, la corte presieduta da Gerardo Mastrandrea si ritira in camera di consiglio.
12.46 Siani: "Al Napoli non servono difensori in campo, ma in tribunale. Conosco Paolo e Gianluca, sono dispiaciuto". Per leggere clicca qui
12.20 PROCESSO SOSPESO Dal Corriere dello Sport In questo momento il processo è stato sospeso. Riprenderà a breve. Palazzi, capo della procura federale, si è rimesso alla Corte per la quantificazione delle pene, ricordando che per il Napoli aveva chiesto un punto - motivandolo con la debolezza delle accuse - e nove mesi per Cannavaro e Grava.
11.53 Da Il Mattino - Parla Stefano Palazzi, il capo della Pocura federale. "Questo è un procedimento che si fonda sulle dichiarazione accusatorie di Gianello. C'è un riscontro giuridico per quello che dice: il primo quello che dice al poliziotto, fonte qualificata. Gianello quando si confida con il suo amico, non immaginava di riferirlo al poliziotto. Le accuse sono confermate sia dinnanzi alla procura della Repubblica che dinnanzi a noi. Gianello davanti ai pm si trova in imbarazzo ma il suo è un percorso genuino quando fa le sue ammissioni. Già in primo grado, non si capisce il motivo per cui tirare in ballo i suoi compagni. Poteva ritrattare, dire che anche quello che aveva riferito all'ispettore era pura millanteria. Invece non lo ha fatto. Perché se sarebbe stata una via d'uscita semplice? C'era un rapporto ottimo con la squadra e con il gruppo e non si capisce perché tirarli in ballo. I rapporti con Giusti sono scolpiti ed evidenziati dalle intercettazioni. C'è il comportamento dei compagni di squadra, che rifiutano con sdegno. Il riscontro esterno delle dichiarazioni accusatorie deve essere logico e non è necessariamente "un quid minoris". Gianello contradditorio? Per me non è così. Respinge prima le accuse poi le ammette. Come è normale così. Poi c'è Quagliarella: quando ha capito che le sue accuse avrebbero avuto delle conseguenze, Gianello le ha subito ridimensionate, messo davanti alle sue responsabilità puntualizza le parole su Quagliarella. Gianello non fa giri di parole, non è contradditorio, non lascia dubbi. Le denunce per calunnia di Cannavaro e Grava? Strano, erano stati informati delle dichiarazioni di Gianello nel maggio del 2011, conoscevano il contenuto accusatori da molto prima. Mai tirati in ballo nè Santacroce né De Sanctis. La natura dell'illecito? E' un illecito per così dire di pericolo, a consumazione anticipata. Nel momento in cui un calciatore propone a chi giocherà un impegno minore, propone soldi passa nella fase esecutiva dell'illecito, e non c'è più nulla da dubitare. Il comportamento di Gianello è stato comunque positivo, meritevole di un beneficio in termini di sanzioni. Quanti tesserati, davanti a illeciti consumati, hanno beneficiato di sanzioni meno gravi di quelle di Gianello? Responsabilità oggettiva. Ci sono tutti i requisiti per applicarla: il tesseramento di Gianello, il tesseramento degli altri due calciatori accusati di omessa denuncia, e il riferimento di quel comportamento a una partita da giocare. Le richieste: chiedo un prudente apprezzamento della Corte del comportamento di tutti. Per il Napoli: non mi nascondo dietro un dito, avevo chiesto un punto perché c'era un giocatore ai margini, proposta rifiutata, mancato collegamento a una organizzazione: non si puà applicare una tabella indiscriminatamente, non è cosa giusta. In Bari-Sampdoria c'è un giocatore condannato per aver tentato di corrompere dei compagni e il club è stato sanzionato di un punto".
11.52 Da Il Mattino: La parola a Mattia Grassani il cui intervento è finalizzato a smontare Matteo Gianello, definito come "un Donnie Darko al contrario, un infiltrato che cerca di capire i segreti per dare notizie all'esterno sui risultati".
11.51 Da Gazzetta.it: "Grassani in particolare sottolinea come Gianello sia stato escluso dai benefici dell'articolo 24 (la collaborazione) per il patteggiamento davanti alla Disciplinare. Mette in evidenza le sue contraddizioni in sede di giustizia ordinaria. "Se non c'è stata collaborazione non può esserci credibilità"' la sintesi e quindi la richiesta di proscioglimento del Napoli.
11.45 Da Il Mattino a firma del collega Pino Taormina. Parla De Laurentiis. "Sono qui personalmente a rappresentare il Napoli perché credo nella giustizia anche se la fiducia è stata messa a dura prova dopo il primo grado. Comprenderete che chi ritiene di essere innocente non è facile sentirsi chiedere un punto di penalizzazione da 1 punto dal procuratore federale in primo grado e poi vedersi penalizzati di due punti da una sentenza azzeccata in ogni parte e anticipata da giornali. Ci siamo ritrovati da innocente e colpevole condannato. Due punti da scontare in questo campionato e due giocatori fondamentali fuori gioco. Non è accettabile, non è plausibile. I miei giocatori mi hanno assicurato che nulla è stato posto essere da un soggetto a fine contratto, ormai estraeno alla squadra. Mister Mazzarri in testa e tutta la squadra hanno già subito un grave danno per una condanna già esecutiva: ci hanno tolto due giocatori fondamenti come Cannavaro e Grava. Abbiamo accettato la sentenza di primo grado perché diversamente non si poteva fare, ma è ingiusta e offensiva. Percorreremo ogni strada per riavere ciò che ci è stato tolto. L'accusa è infamante, la nostra è sempre stata una condotta specchiata, in 8 anni e 4 mesi di mia presidenza. Siamo lontano anni luci da logiche di accordi sotto banco, non fanno parte del nostro dna, sono distanti anni luce dal nostro modo di fare sport. Questa è la storia del calcio Napoli, di cui vanno orgogliosi milioni di napoletani e non napoletani. Sono fantasiose contradditorie, ricostruzioni di un corpo estreneo allo spogliatoio. Una sentenza per una partita giocata quattro stagioni or sono. Tutto questo è ridicolo. Mi appello alla certezza del diritto, alla regolarità del campionato che sono principi ineludibili da riconoscere al Napoli e a tutti i soggetti. La responsabilità oggettiva va mantenuta, ma non nei termini di appiattimento dimostrata fino ad adesso con il Napoli. Non vogliamo riformarla ora, ma valutate gli atti processuali, certi che riuscirete a discendere il vero dal falso. Abbiamo sempre urlato il nostro no al compromesso con zone d'ombra da quando ho raccolto il club dalle dalle ceneri fumanti di un fallimento che brucia ancora. C'è bisogno del contributo di tutti: chiediamo obiettività e serietà di giudizio per essere assolti. Non c'è spazio per vie di mezzo o sentenze salomoniche: siamo estranei a tutto. Il nostro campionato ce lo giochiamo sul campo e non vogliamo subire danni ingiusti che possano danneggiarlo. Sforzi e investimenti di primo livello non possono essere vanificati col sospetto, con personaggi con me e la mia società Nessun asterisco può essere accostato alla classifica. Nessun handicap alla cavalcata dei miei giocatori. Pena la credibilità del sistema. Il calcio non deve avere paura di adeguarsi: il Napoli va assolto, come i suoi tesserati. Basta leggere le carte"
11,24 Da Il Mattino - Caso Grava, difeso dall'avvocato Delle Donne: "Nessun rapporto non confidenziale tra Gianello e Grava. La Commissione stravolge la deposizione di Grava, prendendo solo una stralcio: Grava nega tutto, proprio tutto. La sentenza lascia stupefatti".
11,17 Da Il Mattino: Caso Cannavaro, la parola a Ruggiero Malagnini: ""Voglio puntualizzare un passaggio decisivo: le parole di Gianello troverebbero il loro riscontro esterno nelle dichiarazioni del poliziotto alla Procura. Ebbene, alla scorta di queste dichiarazioni, arriva la condanna. Ma le dichiarazioni del poliziotto non sono riscontro esterno: il poliziotto non fa che riferire ciò che gli ha detto la fonte. Si tratta di un riscontro "circolare", non utilizzabile per condannare un tesserato. La prova? Se fosse un riscontro esterno quel verbale, in questo processo ci sarebbe anche Quagliarella. Invece non è così. Per questo Cannavaro va assolto".
11,16 Interviene Palazzi, il procuratore federale annuncia un intervento unitario al termine delle arringhe dei difensori.
11.13 Da Il Mattino: "Primo caso: il ricorso di Gianello. Parla Eduardo Chiacchio: "Non si evince dagli atti di questo processo che un comportamento illecito, pur pensato da Gianello, abbia valicato la sfera personale. Grava Cannavaro spiegano, molto prima che si pensasse a una ipotesi di illecito, prima ancora della trasmissione degli atti alla procura federale, spiega di non recepire al di là del fatto che sia stato detto o non detto, che si trattasse di una offerta illecita. Gianello, se ha avuto una intenzione, se ha avuto pure la volontà di commettere un illecito, non supera la sua sfera personale". In pratica, lo pensa ma non pensa mai di attuare l'illecito. Da qui la richiesta di derubricare in slealtà sportiva. "Perché è stato respinto il patteggiamento? Perché la stessa Disciplinare non gli crede, non crede alle sue parole, lo ritiene contraddittorio. Quello che va attribuito a Gianello è il lungo elenco di conversazioni con il presunto mandante della combine, in violazione ai concetti fondamentali della proibità sportiva. Va punito per questo, per violazione all'articolo 1, non per l'illecito".
Chiacchio aggiunge: non ci sono né elementi univoci e concordanti per poter parlare di illecito. "Per sette ore Gianello ha negato finché è stato possibile. Anche il verbale posto sotto gli occhi: lui non conferma mai il verbale del poliziotto".
11.09 Sta cominciando il dibattimento. Prenderà la parola il presidente De Laurentiis.
11.08 Il presidente Mastrandrea prende la parola, invita le parti ad essere sintetiche e spiega che già in serata, al massimo domattina il dispositivo della sentenza (Il Mattino)
11.07 Secondo quanto riferisce TuttoSport De Laurentiis leggerà una memoria scritta.
11.06 La Corte di Giustizia Federale deciderà se la Disciplinare ha ecceduto nelle punizioni inflitte per la storia di Samp-Napoli del 16 maggio di tre anni
11.04 La Disciplinare ha sanzionato il Napoli con due punti di penalizzazione in campionato e 70000 euro di ammenda, più sei mesi di squalifica per i giocatori Cannavaro e Grava e tre anni e tre mesi Gianello.
11.02 La sentenza, secondo le previsioni, dovrebbe arrivare già in giornata.
11.00 Il giorno della sentenza, l'urlo del Napoli: "Ridateci i due punti rubati". Clicca qui per leggere
10.20 - All'hotel NH di Vittorio Veneto sono appena arrivati il presidente De Laurentiis e l'avvocato di Gianello, Eduardo Chiacchio
10.00 - Oggi il consigliere di Stato Gerardo Mastrandrea potrebbe rendere decisamente appetitoso il pranzo di Aurelio De Laurentiis.
Gentili lettori, buondì! La redazione di Calcionapoli24 vi dà il benvenuto alla diretta del dibattito che vedrà protagonista il Napoli dinanzi al Giudice Mastrandrea, che presiederà la Corte di Giustizia Federale. Il collegio difensivo del club azzurro, composto dagli avvocati Grassani e D'Antonio, cercherà di eliminare la penalizzazione di due punti a carico del club. E di conseguenza, le squalifiche di Grava e Cannavaro