Autentica sorpresa del week end, scaricato dal Napoli per 40 mila euro...

11.12.2014
00:30
Redazione

Quattro presenze, di cui due da titolare, e Armando Izzo sembra che conosca la Serie A da una vita. Ha soli 22 anni. Eppure in campo si muove come un difensore già fatto. Per informazioni rivolgersi a Menez e compagni che domenica contro il Genoa non sono riusciti a passare.

Alla prima da titolare davanti al suo pubblico, dopo l’esordio dal primo minuto contro il Cesena. Due presenze che si aggiungono agli spezzoni giocati contro Parma e Cagliari. 

“Sta vivendo questo momento come un sogno”, così l’agente del ragazzo Paolo Palermo per gianlucadimarzio.com. “Ma voglio che stia tranquillo. E’ ancora agli inizi, gli serve serenità. Deve ancora costruire la sua carriera”. Parole di chi, oltre a fargli da procuratore

, lo ha accompagnato in tutta la sua crescita come uomo. “Gli sono sempre stato accanto. Anche nei momenti più difficili. Perché è un ragazzo splendido. Ha una grande personalità, un gran cuore e principi solidissimi. Ha tanta voglia di imparare e in campo da sempre l’anima”.

 

Ma i riflettori puntati su di lui non gli stanno facendo montare la testa. “Non voglio parlare di futuro perché ora Armando è un giocatore del Genoa e deve continuare a fare bene con questa maglia”. Paolo Palermo lo segue da quando Armando aveva 16 anni, ma prima? E’ cresciuto in un quartiere difficile come quello di Scampia a Napoli. E lì si è formato come calciatore nella scuola calcio di Antonio Piccolo: l’Arci Scampia. “E’ venuto molto presto da noi – racconta Antonio Piccolo – quando era ancora bambino. Avrà avuto 6 o 7 anni al massimo. Suo padre lo adorava. Ed era convinto che alla fine ce l’avrebbe fatta a sfondare”. E infatti a 10 anni il primo salto di qualità. “Ce lo chiese subito il Napoli ma dopo il fallimento della società azzurra ritornò ad allenarsi con noi. Abita in un quartiere molto “caldo” di Scampia. Se non avesse avuto quelle qualità il Napoli forse lo avrebbe mollato, per lui quella è stata una grande opportunità”. Ha dovuto aspettare l’arrivo di De Laurentiis per vestire definitivamente la maglia azzurra.

 

Triestina ed Avellino, dove ha fatto vedere tutte le sue qualità sia in Lega Pro che in Serie B. Poi il Napoli non ha voluto rinnovare la comproprietà ed il Genoa non si è fatto sfuggire l’occasione. “Bigon come direttore sportivo ha sempre creduto nelle qualità di Armando – aggiunge Paolo Palermo – ma la società ha deciso di fare delle scelte diverse. Forse avrebbero potuto stare più attenti per non perderlo così”.

Il presente però parla chiaro. Armando Izzo non è più una scommessa. Lo sa bene Gasperini che adesso se lo gode…

 

 

 

 

Fonte : gianlucadimarzio.com
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