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Conte: "Pressione scudetto? Lo dicono i furbetti, a Napoli si dice 'cca nisciun' è fesso! Lukaku vicino alla condizione ottimale. Como squadra rivelazione, su Fabregas..." | DIRETTA

02.10.2024
14:23
Redazione

In diretta la conferenza stampa di Antonio Conte prima di Napoli-Como. Le parole del mister dal centro sportivo di Castel Volturno

Ultime notizie Napoli - Gentili spettatrici e spettatori di CalcioNapoli24, vi diamo il benvenuto alla conferenza stampa in vista di Napoli-Como di Serie A con le dichiarazioni live dell'allenatore della SSC Napoli Antonio Conte. Le parole dell'allenatore in diretta dalle ore 14:00.

Napoli-Como: conferenza Conte

Di seguito in conferenza stampa l'allenatore della SSC Napoli Antonio Conte in vista di Napoli-Como. Queste le sue dichiarazioni dal centro sportivo di Castel Volturno.

"L'affetto dei tifosi al Maradona? Questa passione è linfa per noi, vedere il nostro tifoso appassionato che ci segue in questa maniera ci fa piacere. Non ci vogliamo isolare, vogliamo condividere tutto con i nostri tifosi, dando il 100% e anche di più durante la partita. Il nostro tifoso deve vedere uscirci con la maglia sudata. Io penso si stia creando questa alchimia con i ragazzi, voglio che i ragazzi sentano questa pressione affinchè sia una sana responsabilità. Io sono stato accolto in una maniera incredibile e non avevo dato nulla, ma Napoli vive di passione e ti avvolge, ti regala qualcosa di incredibile. I nuovi arrivati lo avvertono, i vecchi pure, e noi dobbiamo essere bravi ad alimentarla ancora di più questa passione. Il connubio deve essere forte al di là del risultato, lavoriamo con ragazzi che amano il Napoli. Non dovrà mai mancare l'impegno, i ragazzi lo sanno e ci aspettiamo un Maradona pieno che ci avvolge"

"C'è un problema tra i club ed i tifosi organizzati? Ho letto degli arresti, sicuramente non so benissimo la situazione ma non conoscendola è difficile esprimersi. Però posso dire che il calcio è felicità, è gioia, è condivisione. Il motore del calcio è la sana passione del tifoso, non dobbiamo dimenticarlo, poi dobbiamo pensare al calcio, fare del nostro meglio, lavorare. Il calcio deve essere gioia e felicità, tutti siamo innamorati di questo sport e dobbiamo essere bravi a proteggerlo"

"Le intercettazioni degli ultras Milan che mi volevano sulla panchina? Se c'è un gradimento non può che farmi piacere, avessi avuto dei contatti diretti con queste persone sarebbe stato grave, ma io non le conosco. Vuol dire che il mio lavoro viene apprezzato nonostante esperienze in Juventus e Inter. L'apprezzamento del tifoso sano fa piacere, se la gente apprezza al di là dei colori indossati in carriera, non può che farmi piacere"

"Kvaratskhelia sostituito? Arrabbiato con se stesso, ma ha fatto una buona partita e forse si era innervosito per l'ammonizione subita dall'arbitro: è stato insolito vederlo protestare, ma questo nervosismo mi fa piacere perchè è presente, sente la partita, poi deve stare tranquillo con l'arbitro perchè vogliamo sempre finire in undici. Vedo un Khvicha molto coinvolto, non solo tecnicamente ma proprio emotivamente. Io voglio vedere i miei calciatori coinvolti così, anche ad arrabbiarsi per le decisioni dell'arbitro. Perchè così hanno voglia di fare qualcosa di bello tutti assieme"

"Gestione della partita sapendo di giocare prima? Un vantaggio se vinceremo, ma non l'abbiamo ancora fatto (ride, ndr). Saremo i primi sì, avremo la possibilità di rimanere in testa che in questo momento conta poco, ma conta mettere tre punti in classifica. Le partite vanno sempre giocate, noi abbiamo intrapreso un percorso e vincere sarebbe importante. Affrontiamo una squadra tra le più difficili del momento, stanno dimostrando tante cose. Però ci stiamo preparando bene. La pressione è una cosa che dobbiamo comunque abituarci ad avere sempre: io la sento prima della partita, dobbiamo sentire la pressione di fare i tre punti, è un percorso che riguarda la mentalità. Una pressione sana, una sana paura che ti fa alzare la determinazione e cala la presunzione. Denti e unghie affilati, è morte tua vita mia calcisticamente. Lavoriamo per portarci appresso questa pressione fino alla fine, dovremo avere l'abitudine di una pressione positiva. Dobbiamo tapparci le orecchie e sapere il percorso da fare, la pressione qualche furbetto può mettercela da fuori per coprire la propria squadra, ma fa parte del gioco. La storia ha insegnato che gli scudetti li vincono la storia, il valore patrimoniale della rosa e gli ingaggi, salvo rarissime eccezioni. Quando sento parlare qualcuno che ci vuole mettere pressione, a Napoli si dice 'cca nisciun' è fesso. Pensino alla pressione che devono mettersi da soli, c'è chi ha avuto la bicicletta e deve pedalare"

"Come si può migliorare ancora? Come tutte le squadre, lavoriamo per migliorare sotto tutti i punti di vista: gestione della partita e scelte, a volte siamo un po' frettolosi ma fa parte del percorso. Stiamo lavorando tanto, ma a me piace vedere disponibilità dei ragazzi nell'apprendere cose nuove e correggere gli errori. C'è voglia di migliorarsi, ci sono margini di miglioramento ma stanno crescendo sotto tanti punti di vista"

"Lukaku vicino alla condizione ottimale? Romelu sta lavorando e stiamo iniziando a lavorare con gli stessi carichi di lavoro, ha bisogno di lavori specifici perchè ha un fisico diverso dagli altri. Adesso inizia ad essere in buona condizione, si è integrato alla perfezione nel gruppo. Ripeto, per me in campo è un giocatore che al di là di tutto sposta sempre"

"Lo stadio quanto è importante per un club ambizioso? Purtroppo in Italia siamo indietro, ho lavorato in Inghilterra e non dico che sia una consuetudine ma lo stadio ed il centro sportivo sono fondamentali per la crescita di un club, ce ne sono in serie minori con stadi di proprietà e centri sportivi che ti lasciano a bocca aperta. Sono step che in Italia, se riusciamo ad essere veloci, farebbero bene e bisognerà farli. Dovremo cercare di creare situazioni: stadi come il Maradona, San Siro, l'Olimpico fanno parte della storia e sono conosciuti in tutto il mondo, troverei il modo per renderli più accoglienti, ma cercare di cambiarli interamente non sarei favorevole. Quando ho iniziato a giocare, mi dicevano che se non avessi giocato a San Siro non avrei potuto chiamarmi calciatore. Ci sono strutture da migliiorare, ma non vorrei diventassero inutilizzati pezzi da museo. Però un club può essere aiutato anche dalle strutture, ovvio"

"Il Como? Penso che se la indicassi come la squadra rivelazione non sbaglierei. Poteva vincere col Bologna in casa, poi hanno vinto con Atalanta e Verona. Una squadra in salute, ha grande qualità, ha giocatori che secondo me avranno grande futuro: Padera, Nico Paz, lo stesso Perrone. Hanno poi esperienza in Sergi Roberto e Cutrone, che ha avuto un avvio di campionato incredibile. Affronteremo una squadra che ci creerà grosse problematiche, verranno qui con grande entusiasmo ed autostima ma noi ci stiamo preparando per non farci cogliere impreparati"

"Fabregas da giocatore era già allenatore? Col Chelsea abbiamo condiviso momenti importanti e vinto trofei, personalmente ho sempre pensato che potesse diventare allenatore: era un calciatore che giocava in mezzo al campo, che ti chiedeva sempre il perchè di alcune cose ed era curioso. Sono contento per lui, sta facendo un percorso veloce però si sta dimostrando preparato"

"Come si gestisce il primo posto? Continuando a lavorare seriamente, è fuori dubbio. Sappiamo che siamo all'inizio del campionato e come dico sempre, e come ho detto in passato, è un periodo di assestamento per tutti quanti. Il fatto che in vetta si siano alternate sei squadre in sei giornate lo dimostra, per noi è importante mettere dei punti in classifica perchè ti fa stare più tranquillo anche nei momenti più duri. Noi lavoriamo e facciamo ciò che facciamo, ci crediamo e vogliamo aumentare la mentalità, la determinazione, tatticamente stiamo ampliando altri discorsi e da questo punto di vista sono soddisfatto perchè ho il piacere e la fortuna di lavorare in un gruppo che dà ampia disponibilità"

13.56 - Tra pochi minuti avrà inizio la conferenza.

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