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Manna: "McTominay e Gilmour hanno voluto il Napoli a tutti i costi! La città mi ha stupito, obiettivo Champions League"

20.09.2024
12:40
Redazione

Giovanni Manna, direttore sportivo della SSC Napoli, in un'intervista ai microfoni di Radio CRC, radio partner Calcio Napoli, per parlare di tutti quelli che sono stati i retroscena di calciomercato

Calciomercato Napoli - Giovanni Manna, direttore sportivo della SSC Napoli, in un'intervista ai microfoni di Radio CRC, radio partner Calcio Napoli, per parlare di tutti quelli che sono stati i retroscena di calciomercato e non solo.

Calciomercato Napoli: intervista Giovanni Manna

Ai microfoni di Radio CRC (frequenza di Radio CRC è FM 100.500) dalle ore 12:00 alle ore 13:00, in diretta l'intervista del ds del Napoli Giovanni Manna

Lei è cilentano e campano, come ha vissuto la chiamata di De Laurentiis? "Per me è stata sicuramente una chiamata inaspettata, in un periodo molto tranquillo. Tant'è che avevo appena effettuato un trasloco con la mia famiglia a Torino, poi a fine febbraio mi hanno contattato Chiavelli e De Laurentiis, è stata una grande emozione devo ammetterlo".

Il calciomercato: 7 acquisti e una decina di cessioni: "È stato un mercato un po' complicato, sappiamo che è stato un po' viziato dalla condizione di Osimhen e di altre uscite. Grazie alla lungimiranza del presidente siamo riusciti comunque a raggiungere gli obiettivi prefissati in sede di costruzione della rosa. È stato complicato, con dinamiche diverse. Speriamo che il campo ci darà ragione".

L'acquisto di Lukaku senza la cessione di Osimhen: "Ho detto parecchie volte che la situazione di Victor ci ha condizionato. Lui stesso aveva espresso la volontà di non giocare più col Napoli e voleva fortemente andare via. Non ci sono state le condizioni affinché questo trasferimento avvenisse, non ci siamo riusciti. Ci mancava un attaccante con caratteristiche diverse che coniugasse le esigenze tecniche nostre e dell'allenatore, nonostante avessimo già Simeone e Raspadori. Da lì la decisione di chiudere per Lukaku".

Osimhen al Galatasaray: "È stata un'opportunità. Il mercato in Europa era chiuso, loro si sono approcciati a noi appena finita la sessione estiva. Non eravamo apertissimi all'inizio, anche perché delle situaizoni analoghe si erano già presentate durante il mercato, ma né noi né Victor volevamo accettare un prestito. Parlando col calciatore siamo riusciti a trovare una quadra e la situazione è stata appagante per tutti. È chiaro che noi volevamo venderlo ma non è stato così".

L'acquisto di McTominay: "Innanzitutto devo dire che il calciatore ha voluto fortemente venire a Napoli. Questo è stato veramente appagante. Se un giocatore che gioca al Manchester United in Premier League sceglie di venire a Napoli, dobbiamo esserne tutti orgogliosi. Inizialmente non pensavo potessimo arrivare a chiuderlo nonostante i contatti che c'erano stati con l'agente a inizio mercato. Strada facendo abbiamo continuato a mantenere questi rapporti fino al momento in cui ci siamo seduti col Manchester United e abbiamo capito che l'operazione si poteva fare, anche forti della volontà del calciatore".

I grandi calciatori vogliono Napoli: "Nella storia recente del Napoli ricordo grandi calciatori. Al di là di Osimhen o Kvaratskhelia, a Napoli hanno giocato Gonzalo Higuain, uno dei più grandi attaccanti degli ultimi anni. Ci sono stati calciatori arrivati dal Real Madrid. Forse la vittoria dello scudetto ha dato all'esterno un'immagine ancora più forte del Napoli. Nell'era De Laurentiis si è costruito step by step e questa è una fase di consolidamento. È importante e bello vedere la gente felice per avere determinati tipi di calciatore, ci rende orgogliosi".

L'acquisto di Gilmour nell'ultimo giorno di mercato: "È il primo centrocampista che noi abbiamo concretamente trattato e definito, avevamo praticamente chiuso già a luglio. Poi ci sono state dinamiche di mercato che hanno rallentato il trasferimento, perché il Brighton doveva trovare un sostituto. Noi siamo rimasti sempre in contatto con l'agente e il club, ma quando O'Riley - appena comprato dal Brighton per sostituire Gilmour - si è infortunato, sembrava saltato tutto. C'è stata una fase di stallo, ma devo dire che il calciatore ha fortemente voluto venire al Napoli. Non dico che si è impuntato, ma ha fatto valere la sua volontà in maniera netta con il presidente e l'allenatore. Non eravamo sicuri di farcela, ma ci siamo riusciti grazie al presidente che ha dato il via libera. Sappiamo che i contratti con i diritti d'immagine a volta rallentano la chiusura dei contratti, ma avevamo tutto pronto e in mezza giornata siamo riusciti a fare tutto. I ragazzi in segreteria hanno lavorato benissimo".

Manna è stato anche alla Juve: "Juventus-Napoli, due grandi club ma diametralmente opposti. Lo dice la storia: una città più asettica e una più passionale. La Juventus è vista come un punto di riferimento in Italia, sforna grandi dirigenti, grandi allenatori e grandi calciatori. Napoli ma per me non è un passaggio, essere qui è motivo d'orgoglio ed è gratificante far parte di questo progetto che sta iniziando. L'affetto delle persone è unico e siamo focalizzati su ciò che avviene oggi e ciò che avverrà domani".

La sfida Juve-Napoli in campionato: "Mi auguro di vedere una gran bella partita tra due grandi squadre. Siamo in un periodo positivo, parte di un percorso quotidiano collettivo. Affrontiamo una squadra che è costruita storicamente per vincere, ce l'hanno nel DNA, da sempre. Arrivano da zero gol subiti e tanto entusiasmo per un progetto nuovo, con un ambiente coeso. Troveremo una squadra forte che ha appena vinto bene e meritatamente in Champions League. Dovremo essere attenti e concentrati, sappiamo che è la tappa di un percorso".

La Juventus in Champions League: "Ho visto la partita così come ho visto quelle di Milan, Atalanta, Bologna e altre gare. Per noi è complicato, non siamo contenti di vedere le partite così, vorremmo vederle perché le giochiamo noi. Lavoriamo per far sì che questo accada l'anno prossimo".

Gli obiettivi stagionali: "Storicamente la Juve è costruita per vincere ma noi dovremo essere concentrati solo su noi stessi, partita dopo partita. Sappiamo qual è il nostro obiettivo e che ci sarà bisogno di tempo per tornare in alto, veniamo da un campionato complicato ma abbiamo i presupposti per competere con le altre e tornare in Champions, come abbiamo sempre detto".

L'affetto dei tifosi: "A Napoli c'è un affetto incredibile, si fa fatica a camminare per il centro. La gente è molto affettuosa, chiede, domanda. Tanti mi chiedono: ma come fai ad andare in giro? Ma a me piace vivere la città, andare nei negozi. Siamo delle persone privilegiate, facciamo un lavoro che ci piace e penso che dobbiamo dare qualcosa a queste persone perché se lo meritano. Sono rimasto molto affascinato, è una città bellissima anche se non ho avuto il tempo di visitare molti luoghi, ma avrò modo di conoscerla meglio".

Il cibo? "Pizza e... Dal punto di vista culinario, mi devo iscrivere in palestra altrimento avrò un problema... ecco, ho detto tutto".

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