Spalletti conferenza Spezia Napoli
Spalletti conferenza Spezia Napoli

Spalletti in conferenza: "Spezia gara trappola! Raspadori difficile da tenere fuori, vogliamo i tifosi vicini. Sullo Scudetto e le parole di Mourinho e Pioli..." | VIDEO

04.02.2023
11:35
Redazione

Conferenza stampa Spalletti alla vigilia di Spezia Napoli. Il giorno prima della seconda giornata di ritorno di Serie A parla l'allenatore della SSC Napoli sulle ultime notizie

Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di Spezia Napoli, partita valida per la seconda giornata del girone di ritorno di Serie A. Le parole dell'allenatore della SSC Napoli il giorno prima della partita, svelate le condizioni di alcuni giocatori in dubbio. La conferenza inizierà alle ore 11:00.

Spezia Napoli: Spalletti in conferenza

Dal Konami Training Center di Castel Volturno, alla vigilia di Spezia Napoli parla in conferenza Spalletti per il Napoli.

Su CalcioNapoli24 la conferenza in diretta di Spalletti.

11.45 - Termina la conferenza stampa.

Sulle celebrazioni esterne anticipate sono una distrazione?: "Non è per scaramanzia, ma come ho detto prima nessuno ha scritto che alla fine del girone d'andata avremmo avuto 50 punti. Per cui bisogna fare in modo di farsi trovare pronti e di poter reagire e combattere il fatto che un'altra squadra possa fare altrettanto. C'è ancora tantissima strada da fare, ci sono 54 punti a disposizione. Le cose accadranno dopo il tempo che manca da qui alla fine del campionato". 

Su Rrahmani: "E' fondamentale per la 25esima parte della composizione della rosa. Quando viene chiamato a giocare è il doppio di quelli costretti a star fuori, fondamentale lui e la squadra senza andare a fare troppo divisioni. Sono tutti importantissima, come testimonia come partecipano tutti anche dalla panchina sin dal primo minuto"

Sugli altri allenatori che non ammettono la superiorità del Napoli: "Alle volte si dicono delle cose per mantenere l'entusiasmo nei propri calciatori, perchè attraverso questo si può preparare la partita successiva. Abbiamo portato a casa lottati con unghie e denti come a Milano, mentre poi abbiamo fatto partite e vittorie combattute ed equilibrate ma portare a casa meritatamente come successo con la Roma. La nostra analisi può essere differente perchè siamo quelli che poi hanno vinto".

Sulla formazione di domani rispetto a quella d'andata: "Manco me la ricordo quella che scelsi. Un titolare per domani? Beh, diciamo Osimhen (ride, ndr)".

Sul campo dello Spezia più piccolo rispetto agli standard: "Non lo sapevo, ora mi informerò su questa cosa. Noi però siamo abituati ad allenarci su campi più stretti, anche qui al centro tecnico uno dei tre campi è un po' più stretto. Solitamente però, anche nelle partitine, si riduce il campo per essere preparati. Non penso possa essere una scusante per noi per non fare la nostra gara. Come ha detto Di Lorenzo sappiamo che lo Spezia sa stare bene in campo e mi auguro di trovare Gotti in panchina perchè è una persona che merita per la passione che ha per questo sport. Spero di poterlo salutare. 

Loro sono bravi anche a palleggiare, nella fase di possesso hanno giocatori veloci e riconoscono benissimo questo guadagnare terreno velocemente andando ad attaccare lo spazio dietro la linea difensiva. Dovremo essere attenti nelle preventive, cercando di fare la partita e allo stesso tempo veloci nella testa di essere pronti a correre all'indietro sulle loro verticalizzazioni improvvise".

Sull'ex compagno Peragine allo Spezia: "E' stato un grande compagno di squadra, abbiamo passato momenti belli ed emozionanti che resteranno nella storia del calcio dello Spezia. Se avrò tempo andrò a trovarlo, perchè sono sicuro che qualcosa potrò imparare da lui".

Sul poco utilizzo di Raspadori: "Anche per questo come dicevo vorrei far vedere chi gioca di meno. Se lo vedeste in allenamento è una roba incredibile per forza e applicazione. Per un allenatore 'tutti sono uguali', ma per me sono differenti perchè ho più disponibilità verso chi si allenano e pensano in un certo modo o per quelli che arrivano anche un'ora prima. E' una difficoltà tener fuori calciatori che fanno questo, però bisogna tener presente tutto e lui è uno di quelli che poi quando lo chiamo riesce ad entrare nel contesto giusto. Questa è una fortuna che un'allenatore possiede".

Osimhen prima di incontrare Spalletti aveva segnato solo 7 gol di testa, ora è a 12. Su come è cresciuto: "Io posso spiegare che dopo di me ne segnerà 25. Poi con quello successivo ne saranno 32. E' Osimhen che ha potenzialità ed andrà sempre a prendere numeri importanti per quanto riguarda i suoi gol. Non è questione di qualità dell'allenatore".

Quando ho iniziato a capire che stava iniziando qualcosa di bello? Se ci voltiamo un pochettino indietro ritroviamo tante cose dette come certezze che poi non si sono concretizzate. Si diceva all'inizio che non potevamo fare questo percorso, c'erano dubbi. Il percorso è stato poi segnato da eventi e risultati diversi. Ora pensiamo allo stesso modo che gli altri non possano fare lo stesso percorso nostro, è la stessa cosa. Perchè una di quelle sei squadre non può fare ciò che abbiamo fatto noi? Ci resta l'obbligo di fare risultati, per evitare che ci creino difficoltà. Ci vuole consapevolezza che soltanto i fatti ed i risultati sono capaci di scirvere la storia. Per cui questi risultati bisogna continuare a farli fino al termine del campionato, perchè ci sono squadre forti ed in grandissima salute come l'Atalanta. Anche se sono a punti di differenza, anche se lui fa così "che ca**o dice", dico quello che mi pare perchè poi può avvenire tutto e se non ti fai trovare pronto e preparato nelle partite e negli allenamenti poi rischi di rimanerci male". 

Sull'aspetto mentale di questo gennaio: "Quando veniva detto che gennaio sarebbe stato un mese difficile, per quanto ci riguarda l'attenzione era verso la possibilità di allenarci bene e verso la qualità degli allenamenti. Serviva ritmo, con pallone che gira a duemila orari con qualità e precisione ch evidenzia il livello dei nostri calciatori. Il risultato di quello che è stato l'espressione del gioco della squadra per me era difficile da poterlo dire, ma l'attenzione è stata massimale così come la risposta dei calciatori sul comportamento da tenere è stata totale".

Sul contatto con i tifosi e gli allenamenti aperti come ai tempi di Maradona: "Mi sembra che ci sia sempre visto l'affetto che riceviamo giornalmente anche per strada da parte dei tifosi. Bisogna fare attenzione perchè ci vogliono strutture corrette e regole da ottenersi. Quando abbiamo potuto siamo andati a fare allenamenti al Maradona, giocando amichevoli. Abbiamo pensato questa settimana di far fare lo strappo settimanale a quelli che giocano di meno per rimetterli in pari. Ed abbiamo pensato di fare la partitella tra di loro ed i Primavera al Maradona, perchè quelli che giocano di meno hanno comunque un'importanza fondamentale come si è visto nelle partite per far venir bene anche l'allenamento ed abituarsi a quel livello lì di calcio. Mi sembra, però, che poi ci sia l'impegno totale di essere insieme in questo percorso da qui alla fine del campionato. Diviene fondamentale ed indispensabile che ognuno di noi continui a fare la propria parte, senza mollare di un centimetro. Il calciatore in campo ha un orecchio disponibile alle indicazioni dell'allenatore e l'altro orecchio ce l'ha all'incitamento dello stadio e della curva. Se manca un componente è una difficoltà che ci creiamo. A volte si passa da co***oni per poi guadagnarci dopo, anche quando devi mostrare la tua forza altrimenti sei considerato meno. Quello è il momento di star zitti e restare insieme, se noi avessimo avuto la nostra curva a La Spezia come l'anno scorso saremmo stati più forti".

Ecco Spalletti, inizia la conferenza: "Domani partita trappola? Queste gare esistono se facciamo discorsi che riguardano vittorie facili, magari proiettati per un finale scoppiettante. Sento parlare di attenzione verso il derby, ma allo Spezia non gliene frega niente perchè gli servono punti salvezza che merita per la storia del club e della città. Lì ci sono stato e so quanto tempo dedicano alla squadra di calcio. Dobbiamo concentrarci su quello che è un match importantissimo, perchè sarà una partita difficile su un campo difficile. Soltanto l'attenzione e la dedizione su qualsiasi tipo di partita poi ci permetterà di andare a sfruttare l'occasione che abbiamo. Per noi è la stessa cosa contro chi si gioca sempre, ci sono in palio tre punti importantissimi".

11.00 - Si attende l'arrivo di Spalletti in sala stampa, a breve inizierà la conferenza. 

10.45 - Mancano circa 15' all'inizio della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Spezia-Napoli. Inizia a riempirsi la sala stampa.

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