50 minuti di paura, ora basta rimpianti! Sarri, il vezzo ti si è ritorto contro...
Si mettano da parte tutti i rimpianti, per una volta. C'è delusione per il risultato, c'è rammarico per il palo colpito da Dries Mertens, c'è un pizzico di stupore (forse no) per il tono delle dichiarazioni post-partita del presidente Aurelio De Laurentiis. Ma tutto passa in secondo piano, davanti al campo e a ciò che ha mostrato nei primi cinquanta minuti.
Il Napoli che impone il proprio gioco al Real Madrid, lo tiene sotto scacco per poco più di metà partita. La squadra campione del mondo, d'Europa, di tutto (Sarri dixit)...che al San Paolo diventa tutto ad un tratto incapace di creare qualcosa di pericoloso pur avendo in campo alcuni tra i più forti al mondo. E chi se lo aspettava? Seriamente, mettendo da parte l'ottimismo dell'essere tifosi.
Si parlerà a lungo di Napoli-Real Madrid, di come Maurizio Sarri ha mostrato al mondo intero la qualità del suo lavoro ed i risultati avuti da un gruppo di giovani che stanno crescendo sotto la sua ala protettiva. Certo, la marcatura a zona è un suo vezzo e anche stavolta (non è la prima occasione) gli si è ritorta contro: si sapeva che Sergio Ramos era molto pericoloso sui calci da fermo. Ok, bisogna pur far notare il deficit fisico pagato nei confronti dei madrileni...ma si poteva studiare qualcosa in più, assolutamente.
Detto questo, il Napoli archivia una Champions League che non può che esser positiva, dopo un girone vinto ed esser stato in vantaggio sul Real Madrid sia al Bernabeu che al San Paolo (che non vuol dire nulla, ma vuoi mettere almeno l'emozione per i tifosi?). Adesso però si rivolga la testa al campionato, perchè la squadra c'è e ha le potenzialità per tentare - perchè no? - sia la rimonta sulla Juventus in Coppa Italia, sia il secondo posto. Sognando ancora la Champions League, sognando ancora una sfida come quella di ieri sera. Con un finale diverso, sia chiaro.
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