Allenamento al San Paolo, di notte. Quasi come i giovedì a Marano del Napoli di Reja...

di Fabio Cannavo 

Era importante vincere, era importante andare in rete, era importante ritrovare il sorriso dopo il doppio pari tra Sampdoria ed Empoli. Detto fatto. 3 a 0 allo Slovan Bratislava, nell'ultimo match del girone d'Europa League, ma soprattutto in una serata fredda, gelida, che ha lasciato a casa i 40mila che solitamente riempiono lo stadio San Paolo. Facile giocarsela con gli slovacchi, decisamente inferiori agli azzurri, ma è stato un allenamento più che utile in vista della gara di domenica sera a Milano contro la troupe di Inzaghi. Sì, anzi, più che allenamento sembrava l'amichevole del giovedi che tanti anni fa diventò usuale per il Napoli di Edy Reja. Prima Mertens, poi Hamsik e chiude Zapata. Slovan senza un minimo di motivazioni, per loro quella di stasera è l'ultima gara dell'anno, dopo di che si penserà già alle vacanze natalizie. Prevedibile la vittoria del Napoli, in molti avrebbero addirittura scommesso su un risultato più largo, ma Benitez & soci hanno preferito dosare le forze visti i prossimi impegni di campionato. Quasi non si può dare un reale giudizio alla prova del Napoli, gli avversari erano più mediocri di qualsiasi altra squadra di Serie A. 

GLI 'INN' - Bene Zapata, anzi, sempre meglio. Il colombiano svaria su tutto il fronte d'attacco lasciandosi alle spalle l'etichetta del centravanti statico. Cerca il gol con insistenza, quasi a voler dimostrare che se Higuain manca, c'è qualcuno che può far, tranquillamente, le sue veci. Incolore la prova di Mariano Andujar, all'esordio stagionale. Pochi pericoli dalle sue parti, c'è bisogno di rivederlo, per chi non lo conoscesse già. Maggio è sempre più in crescita, Hamsik prova a reagire dopo le critiche che, ancora, gli piovono addosso. E' tornato al gol anche Mertens. Insomma, voltiamo pagina. Pensiamo al Milan. Giusto per dare un calcio a chi non crede a questa squadra e in questo tecnico.

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