Bene, ma non benissimo ...

08.11.2020
21:50
Redazione

di Dino Viola

Ringhia in campo, nello spogliatoio e davanti ai microfoni. Gattuso aveva voglia di rispondere con un risultato ed una prestazione positiva col Bologna. Lancia messaggi a tutto il gruppo, spedendo in tribuna Mario Rui e Ghoulam. Accigliato zittisce i giornalisti nel post match. Non vedeva l’ora di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, e la vittoria per uno a zero ai danni di Mihajlovic gli offre una buona occasione. Atteggiamento comprensibile.

Il suo Napoli al Dall’Ara ha mostrato gioco, pressing, solidità, grinta e spessore tecnico. Novanta minuti che legittimano tre punti e rilanciano gli azzurri sopra la Juve e a pari punti con la Roma in classifica. Prestazione quasi perfetta dell’undici azzurro. Lozano ruba la scena alla schiera degli attaccanti con guizzi, strappi e l’assist ad Osimhen. Cerca poco la conclusione personale giocando a destra, ma è stato la classica spina nel fianco di Mihajlovic. Bene Osimhen, Mertens a sprazzi: a turno il belga ed Insigne sciupano il colpo del ko già nel primo tempo.

Nel secondo tempo invece è mancato l’ultimo passaggio col forcing azzurro che si è spento spesso al limite dell’area: poche conclusioni verso la porta. L’atteggiamento messo in campo ha fatto rintanare per buona parte del match le tre punte e il trequartista del Bologna, che sperava in un altro spartito. In mezzo al campo Bakayoko ha rassicurato tutti mentre Fabian ha dettato i tempi.

La coppia di difesa ha ridato solidità alla squadra mente i miracoli di Ospina ed Hysaj nei minuti finali sono risultati decisivi nella chiave di lettura di tutta la partita. Il calcio è così, nel bene e nel male. Gattuso è raggiante con giusta ragione, ma è ben consapevole di dover continuare a lavorare su difetti duri a morire. Dalla tentuta mentale ai pochi tiri in porta. Non mancano spunti per le prossime due settimane a Castel Volturno.

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