Cambio modulo e prevedibilità, la risposta di Garcia che svela le intenzioni future

"Ci sono tanti fattori, però è una possibilità. Nel 4-3-3 non c’è quasi niente da spiegare ai calciatori che lo recitano a memoria, però anche gli avversari lo conoscono e dobbiamo avere altre armi”. Queste le parole di Rudi Garcia al termine di Salernitana-Napoli 0-2, con gli azzurri che strappano tre punti molto pesanti in chiave campionato. 

Il tecnico francese, pungolato sul possibile passaggio al 4-2-3-1, è stato molto chiaro e diretto: il Napoli dell'anno scorso è diventato prevedibile, con gli avversari che hanno studiato le geometrie partenopeee, per questo c'è bisogno di qualche novità tattica. L'idea di Garcia, una volta tornato Osimhen, sarà quella di far coesistere il nigeriano con Raspadori e dare maggior peso alla manovra offensiva: l'allenatore vuole essere più imprevedibile nella metà campo d'attacco, provando a sfruttare al meglio la vena realizzativa dei suoi interpreti. 

Un aspetto sul quale Garcia spinge da inizio anno, quello di un Napoli più camaleontico: dal ventre dell'Arechi è arrivato l'ennesimo indizio su un possibile cambio di rotta. La domanda è: quando lo vedremo all'opera? C'è da aspettare il ritorno di Osimhen e capiremo...