Le mani bucate, le palle quadrate e il 'pacco' da 25 mln: anche questa è Napoli...

23.12.2016
10:10
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Ci risiamo, basta davvero poco ad ostruirci la vista e a stroncare l'equilibrio. Alle ore 10 del mattino seguente a Fiorentina-Napoli una cosa è 'certa' (?): Maksimovic è un 'pacco', a Reina tocca la pensione e Gabbiadini è un peccato perderlo. Vai a capire che in fondo basta non vincere per dare sfogo a giudizi affrettati e senza un senso logico. Inevitabile evidenziare la partita scadente di Nikola Maksimovic, entrato a freddo in campo per sostituire Chiriches alla fine del primo tempo. Il serbo, va detto, non ha occupato la sua zolla di campo preferita, ma si è cimentato in un ruolo di centro-sinistra in una retroguardia a quattro. Cosa che non aveva quasi mai fatto in passato. Anche Maurizio Sarri ha spiegato ieri che ha bisogno di tempo per assimilare i concetti base della fase difensiva che richiede lo stesso tecnico. C'è stato, fino ad ora, poco tempo per concentrarsi sulla crescita del difensore ex Torino. Ma da qui a definirlo un 'pacco' per una prova opaca...ce ne vuole...di coraggio. Mesi e mesi fa dipingevano Koulibaly come un calciatore mediocre, questo potrebbe bastare per chiudere il discorso. Non ha mezze misure, anche questa è Napoli...

REINA - Qualche errore di troppo durante la stagione in corso, ma nel campionato di Serie A ci sono poche squadre che vantano un portiere del livello di Pepe Reina. Qui a Napoli dal portiere ci si aspetta il miracolo, sempre e comunque. Un po' come pretendere qualcosa da San Gennaro il giorno del 19 di settembre. Era sbagliato definirlo come tra i primi al mondo, così com'è errato considerarlo sulla via del tramonto. La rete di Bernardeschi è un'opera d'arte che nemmeno poteva aspettarsi, il goal a Zarate non potrà riuscirgli chissà quante altre volte. Poteva essere più reattivo, questo sì, soprattutto sul gol dell'argentino ma qui a dire che ha le mani bucate...

GABBIA-VIA? - Che vada via o no (molto probabile che lasci Napoli), ma l'importante sarebbe lasciare il contesto attuale a petto in fuori. E Gabbiadini l'ha fatto, non ha avuto alcun timore di andare su quel pallone che, mai come ieri sera, scottava e nemmeno poco. L'attaccante azzurro, dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, si è preso una responsabilità che, in effetti, poteva risparmiarsi. "Se domani so di lasciare non c'è bisogno che continui ad espormi", avrebbe potuto valutare. Invece no, con convinzione e con le palle quadrate ha angolato il mancino. Un po' per dire: "Miei cari, questo funziona ancora".

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