Cristiano Giuntoli, il misterioso uomo mercato di un Napoli internazionale

26.12.2018
13:30
Simone Guadagno

Internazionalizzazione. E' questo il punto chiave del progetto della SSC Napoli. Da Benitez a Cavani, passando per Sarri ed Higuain, fino ad Ancelotti e

Internazionalizzazione. E' questo il punto chiave del progetto della SSC Napoli. Da Benitez a Cavani, passando per Sarri ed Higuain, fino ad Ancelotti e Milik. L'opera messa in piedi da Aurelio De Laurentiis ha un criterio ben preciso: essere in grado di poter avere a disposizione tutti i mezzi per farsi strada oltre i confini italiani. Per poterlo fare, però, il patron azzurro si è circondato di consiglieri e dirigenti di tutto rispetto. Uno su tutti, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli. L'uomo tenuto nascosto dalla dirigenza, silenzioso e misterioso, quasi mai sotto i riflettori delle telecamere. Ex Spezia e Carpi, l'uomo mercato della scuderia azzurra ha saputo ritagliarsi un ruolo fondamentale per la crescita societaria sportiva ed economica. Uomo di polso, Giuntoli è l'esempio lampante di quanto il sacrificio ripaghi. Una volta finita la carriera da difensore, Cristiano si mette all'opera per dare il meglio da dirigente: prima il patentino B da allenatore poi la laurea a Firenze all'ISEF.

La svolta avviene in Emilia, dietro le scrivanie del Carpi. Il Napoli lo nota e De Laurentiis gli concede subito fiducia. Carta bianca e poche indicazioni: il ds azzurro compie una vera e propra rivoluzione sotto l'ala protrettrice del patron. Sin da subito additato come un predestinato, persona per bene e competente in materia. A poco a poco, campo dopo campo, tanti talenti scovati: una persona competente che non lascia nulla al caso, tanto dall'osservare personalmente ogni calciatore. 

L'avvento di Sarri sulla panchina del Napoli rallenta il suo operato: la città ha bisogno di campioni e gli uomini fidati del mister non entusiasmano i tifosi. Lavoro doppio ma ripagato. Tra droni e picchi di vivacità del presidente, il direttore sportivo riesce a farsi strada. Circondato da uomini di spessore ed uno staff di osservatori, Giuntoli si sdebita con la piazza partenopea e porta sotto l'ombra del Vesuvio calciatori del calibro di Milik, Zielinski, Meret, Fabiàn Ruiz

Nell'ultimo tempo i tifosi e gli addetti ai lavori stanno imparando a conoscerlo sempre di più. L'uomo mercato azzurro sembra ricoprire sempre di più il ruolo da direttore generale, che tanto è mancato a Napoli. Disponibile e deciso dinanzi alle telecamere in Champions League e sempre sul pezzo, resta concentrato sul proprio lavoro. Il passo da egli compiuto è solo il punto di partenza: le prospettive sono cambiate, l'avvento di Ancelotti ha modificato il metodo ed ha spinto il Napoli sotto l'ombra dei riflettori internazionali. Spetta anche ad egli, adesso, riportare il club nell'Olimpo del calcio europeo: la rivoluzione passa anche per le sue mani.

a cura di Simone Guadagno - Twitter: @SimoneGuadagnoo

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