La colpa non è loro, ma di chi non gli ha garantito un adeguato sostituto da anni

26.12.2020
19:40
Redazione

Il rendimento altalenante del Napoli è sicuramente un fattore sul quale Gattuso dovrà lavorarci ancora molto. Come spesso accade in questa città, quando i risultati non arrivano, la colpa ricade sempre e comunque sui quei soliti tre-quattro nomi sempre in virtù di un pregiudizio atavico che attanaglia la mentalità di questo ambiente. Ultimamente nel mirino ci sono finiti Giovanni Di Lorenzo e Mario Rui, due che l'impegno lo mettono sempre in campo.  

ENTRAMBI cambiano categoria continuamente, da 'scommesse vinte' a calciatori di bassa classifica. Ma tutto ciò dipende, quasi sempre, dal rendimento della squadra in cui giocano. Il Napoli va a gonfie vele e di conseguenza anche il giudizio generale cresce di pareri positivi. Se il Napoli, invece, come oggi, stenta a far punti e bel gioco, allora i Di Lorenzo e i Mario Rui di turno tornano ad essere presi di mira.

IL CAMPO è il giudice insindacabile delle prestazioni di ogni calciatore. Un momento negativo può capitare nell'arco della stagione, specialmente se sei costretto a giocarle praticamente tutte da inizio anno. Di Lorenzo non si è mai fermato e questo sta pesando non poco su un ragazzo che percorre la bellezza di 10 chilometri a partita. E' fisiologico perdere di lucidità e brillantezza se lo sforzo fisico deve essere ripetuto ogni tre giorni. Chiunque arriverebbe cotto sul piano fisico a lungo andare. Stessa cosa vale anche per Mario Rui, costretto a fare gli straordinari poichè dietro di lui c'è il vuoto più totale in quanto Ghoulam stenta a ritornare quello di un tempo. L'errore di fondo sta qui: può una società ritrovarsi ogni anno con il solito problema numerico legato ai terzini? Sicuramente c'è qualcosa che non va se da anni si ripresenta il solito problema.

SICURAMENTE Di Lorenzo e Mario Rui non sono i primi tre al mondo nel ruolo, ma nemmeno gli ultimi arrivati. Anche loro possono avere delle battute d'arresto: non sono dei robot. Vanno supportati più che con le parole dai fatti. Da veri professionisti vanno in campo anche quando il loro fisico ha la spia rossa che segna la riserva perchè dietro di loro c'è il deserto. Addossargli responsabilità eccessive non è corretto. Piuttosto c'è da riflettere sul fatto che il Napoli, ancora una volta, si trova in emergenza di uomini sulle corsie esterne. Di Lorenzo, Mario Rui e Hysaj stanno arginando una falla più grande di loro con grande abnegazione e sacrificio. Sarebbe opportuno dargli almeno un ricambio all'altezza senza esporli al pubblico ludibrio per colpe non imputabili a loro. 

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