E adesso che si fa?

29.09.2015
18:50
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

“Riscattato dal Toro”. “No, torna al Toro in prestito”. “Sarri lo sta valutando per trattenerlo in organico”. “E’ ideale per il 4-3-1-2 del Napoli”. “Sarà lui il vice Insigne”. “Adesso a cosa serve?” . E’ l’excursus dei giornali quando scrivevano di Omar El Kaddouri. Il Napoli lo riscatta dal Torino risolvendo così la comproprietà a favore proprio. Però agli azzurri piaceva prima Darmian e poi Maksimovic ed ecco che El Kaddouri viene rimesso sul mercato come pedina di scambio in una delle due operazioni coi granata. Darmian passa al Manchester, per Maksimovic il Toro non accetta contropartite tecniche. Poi Giuntoli prova a piazzarlo al Sassuolo, nell’ottica di un’operazione che avrebbe coinvolto Sime Vrsaljko. Il croato firma il rinnovo col club romagnolo e la trattativa sfuma definitivamente.

DIMARO – E’ in quel di Dimaro che il calciatore naturalizzato belga dimostra che, dopo la duplice stagione in granata, non è più quel ragazzo acerbo che accolse Mazzarri in azzurro qualche anno fa. E’ più maturo, più sfrontato nelle giocate, molto più finalizzatore. La cura Ventura gli ha fatto bene e si vede. Sarri esclude il 4-3-3 dalle sue idee, si affida al più collaudato (forse ai tempi di Empoli) 4-3-1-2 con Insigne piazzato sulla trequarti. El Kaddouri pian pianino viene depennato dal taccuino di Giuntoli come ‘pezzo in uscita’. Sarri gli dà fiducia, sa che tra le linee può far male, con la consapevolezza che quel ruolo sarebbe stato prima di tutto di Lorenzo Insigne.

IL DIETROFRONT OBBLIGATO – Il Napoli vola, batte la Lazio, la Juve e si appresta ad affrontare il Milan a San Siro col morale alle stelle. Il cambio di modulo ha sortito gli effetti sperati. Dal 4-3-1-2 al 4-3-3 ed il Napoli è tutt’un’altra cosa. Ne hanno beneficiato un po’ tutti, dalle mezz’ali agli esterni alti. L’unico ad essere stato penalizzato da questo cambio di modulo pare sia proprio El Kaddouri. Troverà difficoltà a farsi spazio con questo schema tattico: non è un esterno di fascia. Non è una mezz’ala. O meglio, a Torino l’ha fatta ma in centrocampo a cinque, col supporto costante di un uomo sulla fascia che spesso rispondeva al nome di Darmian. Aveva meno compiti di copertura considerando che il Toro giocava con un centrocampo a cinque. C’era già chi sarebbe dovuto occupare di difendere. El Kaddouri era il centrocampista più vicino all’attacco di Ventura. Adesso si farà dura per l’ex Brescia e Toro. Aspetterà il mercato di gennaio, in fondo lui…la strada giusta l’aveva trovata.

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