
A Napoli è cafone solo perchè non è il migliore al mondo...
Tutti contro Insigne. Tutti, ma proprio tutti. Come se i risultati del Napoli dipendessero esclusivamente dalle giocate del capitano azzurro. Oppure come se fosse il più grande calciatore del mondo dal quale ci si aspetta un rendimento da top player. Il problema è stato quando fu paragonato anche a uno come Dybala o a qualcuno di più forte ancora. Insigne è stato, è e potrà essere uno dei migliori attaccanti del calcio italiano, ma non possiamo definirlo un top player. E' un buonissimo esterno d'attacco, uno che rende al meglio se gioca nella posizione più congeniale alle sue caratteristiche, quella di esterno d'attacco in un tridente. E' lì che si consacrò anni fa, il miglior Insigne l'abbiamo visto giocare lì. Per un anno e più ha ricoperto un ruolo che non gli appartiene, quello di centrocampista esterno. Quando Ventura lo schierò lì con la nazionale italiana tutti si scagliarono contro l'ex ct dell'Italia. L'ha fatto Ancelotti per diversi mesi, ma incredibilmente la colpa non è stata più dell'allenatore, ma dello stesso Insigne che 'ha dimenticato come si gioca'.
ASSURDO - E' assurdo ascoltare così tanti fischi per il capitano di una squadra per cui si tifa. Il tifoso cosa spera di ottenere fischiandolo a più riprese? Che si svegli? Diciamoci la verità, non è questo l'atteggiamento da assumere quando una persona a cui si vuol bene sta vivendo un momento difficile. Se vuoi bene a qualcuno è proprio nei momenti difficili che devi aiutarlo e non affossarlo. Invece no, a Napoli questo non accade. Più si cade e più si attacca. Insigne non vive il suo miglior momento da quando fa il calciatore professionista, ma perchè i fischi sentiti nel finale di Napoli-Parma sono stati attribuiti tutti a lui? Perchè non a Callejon? Perchè non a Fabian e non a Zielinski? Perchè da Insigne ci si aspetta di più, perchè da lui si vuole sempre il meglio. Come fosse un top player, anzi, come fosse un marziano. Si divertono a chiamarlo 'o' cafone', chissà quale sarà la provenienza di chi lo offende...
di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)
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