Esclusioni e bugie: gli ultimi tragici e inspiegabili minuti

12.11.2023
17:00
Dino Viola

Esclusioni eccellenti a sorpresa, bugie ai microfoni, facce scure degli azzurri, un avversario che non naviga in buone acque e un presidente in tribuna in compagnia di qualche allenatore: c'erano proprio tutti gli ingredienti per la partita dell'esonero di Garcia, gli ultimi inspiegabili, tragici novanta minuti.

Il tocco finale per completare il piatto lo ha dato l'Empoli con Kovalenko al 90esimo. Il gol però poteva arrivare in qualsiasi altro minuto di un match che ha visto tante occasioni sventate da un miracoloso Berisha, ma anche continui contropiedi dei toscani. In tutta onestà il Napoli ha subito troppo per aver affrontato una squadra di bassa classifica, con numeri impressionanti in negativo. Le costanti distanze tra i reparti degli azzurri hanno dato come sempre una grossa mano ad Andreazzoli e i suoi.

Le scelte iniziali di Garcia erano un chiaro segnale: questi sono gli uomini che scelgo io, nel modulo che ho sempre voluto io. Quindi 4-2-3-1, niente 4-3-3. Fuori Natan, Kvara e Zielinski. Mentre la panchina del polacco è facilmente spiegabile con l'impiego di Raspadori da sottopunta, l'esclusione di Kvara lasciava intravedere situazioni di rottura con la squadra, puntando il dito contro uno dei simboli dello spogliatoio.

Restiamo nell'ambito delle supposizioni, ma nemmeno tanto: di certo non regge la motivazione fornita da Garcia ai microfoni nel pre gara. Ovvero, la volontà di far riposare alcuni uomini. Riposo nella settimana di pausa per le nazionali? No, non regge. Certe mosse forti, spesso gli allenatori le mettono in atto quando si è giunti in un punto di non ritorno. Quando lo stesso Garcia ha richiamato con grinta Zielinski e Kvara per mandarli in campo, non ha ricevuto grandi segnali di approvazione e di consenso. Anzi, tanta freddezza e i volti scuri dicevano tanto.

Il silenzio stampa annunciato è il preludio alle classiche riflessioni che potrebbero condurre all'esonero. Difficile immaginare che si prosegua insieme difronte ad una evidente scollatura. La speranza è che stavolta la scelta del nuovo tecnico avvenga alla fine di un confronto tra più dirigenti. La scelta di questa estate fatta dal presidente si può definire ampiamente sbagliata, esonero o meno: è arrivato anche il momento di assumersi delle responsabilità senza attenuanti. Forse è proprio quello che sta accadendo in questi minuti.

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