FOCUS - Il passaggio da Benitez a Sarri mette in guardia sei azzurri. Callejon il più penalizzato
di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)
Da quando ne servivano almeno quattro per accontentare le richieste di Rafa Benitez, adesso pare che gli ‘esterni d’attacco’ del Napoli non siano più di ‘vitale’ importanza. Ancora non si è a conoscenza del modulo al quale si affiderà Maurizio Sarri, ma il tecnico nativo di Napoli ha quasi sempre adottato un’idea di gioco che va a svilupparsi per vie centrali. Non a caso, il suo Empoli, ad esempio, si concentrava molto nel creare azioni da goal partendo dal centro del campo e non dalle fasce. Vecino, Valdifiori, Croce e Saponara. Un centrocampo, quello dello scorso Empoli, fatto di gente capace tecnicamente, svelta di pensiero e adatta ad un gioco rapido e negli spazi brevi. Quindi? Quale sarà la sorte dei vari Mertens, Insigne, Hamsik, de Guzman, Callejon e volendo…anche Gabbiadini? Non tutti rappresentano l’identikit di ciò che sta cercando Sarri. Callejon, ad esempio, pare possa essere il primo in lista di sbarco, visto le sue caratteristiche poco adattabili ai moduli che spesso ha utilizzato Sarri:
CALLEJON – E’ l’uomo perfetto per il 4-2-3-1, inutile girarci intorno. Ancora meglio se si tratta di 4-3-3. Però non gli chiedete di agire sulla trequarti, al centro, oppure come spalla della prima punta. Il suo ruolo è ben definito e, stando al sempre più probabile 4-3-1-2 di Sarri, Calleti non sarebbe così utile come lo era per Benitez. Anche se…non è detto. Se si utilizzasse il 4-3-2-1, vale a dire uno schema con due trequartisti alle spalle del centravanti, allora sì che Callejon potrebbe tornare utile. (Moduli congeniali 4-3-3, 4-3-2-1)
MERTENS – E’ un esterno puro, purissimo. La sua posizione ideale è quella sull’out di sinistra che gli permette di convergere al centro e tirare verso la porta. Potrebbe, in casi di emergenza, essere adattato al ruolo di numero dieci, quello del vero e proprio trequartista. La sua tecnica sopraffine gli consentirebbe comunque di poter essere micidiale al limite dell’area, con due punte da poter servire al bacio. (4-3-3, 4-3-2-1, 4-3-1-2)
INSIGNE – E’ tra i più duttili dell’attacco azzurro. Nasce seconda punta, ma col tempo viene utilizzato sempre più sulla fascia sinistra, fino a diventare un vero e proprio tornante d’attacco. Nel Napoli di Mazzarri agiva da attaccante puro, al fianco di Cavani, ma in quello di Benitez ha imparato a fare bene anche la fase difensiva. Nello scacchiere di Sarri sarebbe perfetto in un 4-3-3, a sinistra, ma anche tra le linee, al centro, darebbe i suoi frutti. Oppure l’idea di tornare seconda punta…(Moduli congeniali 4-3-3, 4-3-2-1, 4-3-1-2)
HAMSIK – Tra gli uomini d’attacco è il più centrocampista di tutti. C’è la sensazione che quest’anno possa essere sfruttare come mezz’ala, anziché da trequartista puro. L’esperienza biennale con Rafa Benitez che lo utilizzava quasi come un attaccante non gli ha giovato. Anzi. E’ il momento di fare un passo indietro. Al fianco di Valdifiori per intenderci, poi se proprio dovesse essere necessario sarebbe in grado di ricoprire il ruolo di fantasista dietro le due punte. Stesso discorso valido per Jonathan de Guzman.
GABBIADINI – Sarri difficilmente ne farà a meno. Più punta che esterno d’attacco. Giocare vicino la porta gli permette di arrivare al tiro più spesso, arma letale per l’attaccante ex Samp. Con Benitez ha spesso fatto il centrale tra i tre trequartisti, a volte a destra, ma ha giocato anche da vero numero 9. Sarri gli dedicherà, molto probabilmente, un posto al fianco di Gonzalo Higuain. Un ruolo alla Pucciarelli di quest’anno ad Empoli. Ma resterebbe una punta. (Moduli congeniali 4-3-3, 4-3-2-1, 4-3-1-2).
RIPRODUZIONE RISERVATA