Giochini e rischi

10.09.2022
20:30
Dino Viola

Spalletti ha scelto nuovamente la strada del turn over dopo il pari in campionato col Lecce: ha corso un rischio sino al minuto 88, la zampata di Raspadori gli ha regalato la possibilità di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Il 4-1 sul Liverpool ormai è già storia e siccome l'ambiente è abituato a certi sali e scendi, nessuno si aspettava oggi di avere vita facile con lo Spezia. Così è stato infatti: 88 lunghi minuti di pazienza prima di esultare e sentire i tre punti conquistati con una 'piccola' del campionato. Spalletti ha prestato poco orecchio alle critiche dopo Lecce ed è andato dritto sulla strada del turn over: passando da sei a quattro novità.

Fa 'esordire' Juan Jesus che senza sbavature ed ansie tiene testa e fisico a Nzola. Regala minuti a Ndombele che ha bisogno ancora di altro tempo. Rilancia Elmas nel ruolo di mezzala, il suo? Buone progressioni, poca precisione e diversi momenti di assenza. Conferma Kvara che ha incantato ancora tra tunnel e dribbling. Sceglie Raspadori prima punta, tanto impegno e buoni palloni giocati. Manca per 88 minuti la zampata vincente che poi arriva, dopo alcune occasioni sciupate.

Nel complesso è stato un Napoli piacevole da vedere con quanta facilità arrivava a creare gioco ed occasioni, meno bello è stato vedere sciupare alcune palle gol col tempo che passava. L'unico rischio corso da Meret non lo ha nemmeno procurato un giocatore dello Spezia ma Mario Rui. Allora cosa è mancato oggi? La capacità di trasformare in gol le azioni, e la regia di Lobotka: dal suo ingresso si è vista una circolazione della palla diversa, compreso il cambio di campo per Lozano che ha portato al gol.

Se oggi non fosse arrivata la vittoria di sicuro sarebbero arrivate le osservazioni sul turn over. "È un giochino in cui rimanete intrappolati da soli, presidente compreso. Garba fare questo giochino su chi gioca e chi non gioca, non si può sopportare" ha così tagliato corto il tecnico, che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa a chi gli muove delle critiche, giornalisti e presidente in primis.

Sarà anche un giochino insopportabile ma anche un pari con lo Spezia lo sarebbe stato, dopo quello col Lecce e con tanto turn over ancora. Ma Spalletti è lì per questo, per prendere decisioni che comportano certi rischi. Il risultato è chiaro, ha avuto ragione stavolta. E chi non vorrebbe che l'avesse sempre? 

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