Gol, proteste e tradimenti: adios Higuain, che Sarri ti aiuti

20.01.2019
15:20
Alessandro Marrazzo

Andrà a guadagnare 6.1 mln d'ingaggio e incontrerà nuovamente Maurizio Sarri, l'allenatore che, probabilmente, è

Andrà a guadagnare 6.1 mln d'ingaggio e incontrerà nuovamente Maurizio Sarri, l'allenatore che, probabilmente, è riuscito a tirare fuori il meglio da lui nel corso di tutta la sua carriera.

Gonzalo Higuain lascerà l'Italia per trasferirsi al Chelsea, dopo due campionati vinti con la Juventus, e il titolo di colui che ha segnato di più in una stagione nella storia del calcio italiano, ottenuto con la maglia del Napoli.

Probabilmente uno dei calciatori che più ha fatto discutere per le sue scelte di carriera, capace di farsi odiare da chi più lo aveva amato, sempre e comunque nervoso, indolente con compagni e arbitri. 

Strappato al Napoli dalla Juventus che poi lo scarica al Milan, il Pipita casca nuovamente in piedi, e dopo sei mesi pietosi in rossonero saluta tutti, in modo scontroso come suo solito, e se ne va.

Dalla rovesciata sotto la pioggia contro il Frosinone, sembra passato un secolo. Quella sera il Napoli aveva trovato un altro argentino da venerare, ma tre mesi dopo, quello stesso argentino scelse proprio la Juve.

Core n'grato 2.0, non ha scelto un tradimento, ma il tradimento per eccellenza. 

Due anni con la Juve e due titoli vinti. La bacheca ringrazia, ma la sensazione è quella che i bianconeri li avrebbero vinti anche senza di lui. E se la Juve credeva che il Pipita avrebbe riportato la Champions a Torino, presto si sarebbero resi conto che avrebbero avuto 94 milioni di rimpianti.

Certo, i gol al San Paolo in maglia bianconera hanno fatto male, ma il karma arriva sempre portandosi dietro gli interessi. Interessi dalle sembianze del miglior giocatore al mondo, interessi capaci di vincere 5 palloni d'oro, interessi lusitani...

Cristiano Ronaldo arriva a Torino trionfante e Gonzalo Higuain viene gentilmente accompagnato alla porta sul retro nell'indifferenza generale.

Arriva il Milan, che lo strapaga per portarlo a San Siro. Il Pipita gioca male, sbraita, protesta con arbitri e compagni. Certo, lo faceva anche a Napoli, ma in azzurro segnava gol a grappoli, a Milano no.

La Scala del calcio comincia ad infastidirsi, si comincia a sentire qualche mugugno dagli spalti. Sbaglia un rigore contro la Juve e si fa anche espellere e squalificare per due giornate. Torna contro la Spal prima della sosta disputando una partita inguardabile, una partita che però decide lui la novantesimo, alla Higuain, nel tripudio generale.

Sembrava l'inizio di un nuovo amore tra Higuain e i tifosi rossoneri, invece era la fine del loro rapporto. Giorni e giorni di titoloni sui giornali e Gonzalo che vuole solo il Chelsea. Un caos che il Milan paga regalando la Supercoppa alla Juventus tra una presunta febbre di Higuain e il reale esaurimento di Gattuso.

Pochi giorni e il Pipita viene accontentato. 

C'è da dire che, succeda quel che succeda, Higuain ottiene sempre quello che vuole, e che tra poche ore riabbraccerà Sarri e comincerà la sua avventura in Premier Legue.

Arriverà a Londra sorridente, sereno, con la faccia innocente di chi pensa che è andata così semplicemente perchè è così che doveva andare.

5 anni in Italia tra gol e polemiche, adios Pipita...e che Sarri ti aiuti.

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