Grandi potenzialità ma Thuram è ancora lontano, Koulibaly è il diamante grezzo del Napoli ma c'è una giocata 'presuntuosa' da evitare in futuro

26.12.2014
09:30
Alessandro Marrazzo

Arrivato a Dimaro come uno sconosciuto, Kalidou Koulibaly era destinato a farsi trovare pronto qualora uno tra Fernandez o Albiol fosse venuto meno, o aspettare il suo turno nella sapiente rotazione degli effettivi di Rafa Benitez. In pochi giorni tutto è cambiato, il difensore argentino, destinato alla maglia da titolare e tanto stimato da Rafa per il suo impegno e la sua intelligenza, viene ceduto allo Swansea e Kalidou si trova costretto a maturare prima ed essere lanciato subito nella mischia come titolare. Niente più chioccia per il francese, nè anno da comprimario per un ambientamento, affianco ad Albiol sarà chiamato a mantenere le buone quanto fragili aspettative che erano nate su di lui a Dimaro.

Gli addetti ai lavori ne parlavano benissimo, sia per le sue doti fisiche che per la sua buona tecnica e la sua intelligenza tattica. Il giovane transalpino comincia bene anche in partite ufficiali. Non sfigura nello sciagurato doppio confronto con il Bilbao ed è sempre l'unico a salvarsi in un reparto che risulta essere il punto debole degli azzurri. Koulibaly dimostra di avere personalità e di sbagliare pochissimo. Poi, un leggero calo, qualche errore di troppo e troppe giocate presuntuose: cerca quasi sempre l'anticipo, cosa che a volte gli costa caro. E' una giocata rischiosa visto che spesso commette fallo o addirittura viene bruciato dall'avversario.

Che sia un diamante è evidente, che sia una pietra grezza altrettanto. Ha delle potenzialità incredibili e molti lo paragonano, per il momento eccessivamente, a Thuram. Ma Koulibaly deve ancora crescere in tanti aspetti: troppi i cartellini gialli, alcune giocate con sufficienza e qualche incomprensione con i suoi compagni. C'è da dire che ha una forza fisica devastante, è completo in tutti fondamentali, calcia bene con entrambi i piedi ed ha un'eccezionale senso della posizione. I presupposti per diventare un grande difensore ci sono e sono evidenti, sin prisa pero...sin pausa.

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