Restano lacune in organico, ma la strada per lo scudetto è quella giusta: Hellas Verona-Napoli, il giorno dopo

20.08.2017
16:30
Redazione

di Stefano Napolitano

Al terzo tentativo, Sarri riesce a fare bottino pieno alla prima di campionato. Turnover obbligato in vista della gara di Nizza. Tra gli altri si rivede Diawara titolare. L'ex Bologna contribuirà non poco alla vittoria. Le non nascoste ambizioni di quest'anno passeranno anche attraverso la sua definitiva consacrazione. 

Pronti via e gli uomini di Sarri si impiantano negli ultimi 40 metri avversari. La differenza tecnica e tattica appare subito evidente. A tratti appare come una partita tra squadre di due categorie diverse. Cosa ci facciano certi organici nella massima serie appare un mistero. Insigne e c. iniziano un tiro al bersaglio verso la porta scaligera.

Da un pasticcio difensivo degli uomini di Pecchia arriverà il meritato vantaggio. Poi Diawara recuperera' un pallone alla sua maniera e lancerà Insigne. Il 24 disegnerà un esterno ad uscire di pregevole fattura per servire l'accorrente Milik. Di prima intenzione il centravanti polacco la infilera' nell'angolo opposto. Due a zero all'intervallo senza rischiare praticamente nulla.

Nella ripresa stessa musica. Una sola squadra in campo. E arriverà anche il terzo. Il primo di Ghoulam in serie A. Poi testa a Nizza e girandola di sostituzioni. Interessante la coppia di centrocampo composta dal duo Diawara - Allan - Zielinski. Grinta, peso, centimetri e vigoria atletica. Magari prove francesi.  Nel finale qualche brivido. Hjsay malgrado già ammonito e qualche problema fisico alla vigilia resta in campo. Causerà il rigore per i veneti che darà la possibilità a Pazzini di segnare e di mandare a quel paese il suo mister che non l'aveva schierato dall'inizio e lascerà la squadra in inferiorità numerica.

Nel finale malgrado l'uomo in meno, Chirichers costretto a giocare da fermo e la comparsata di Giaccherini, gli azzurri gestiranno la gara con la consapevolezza della grande squadra. Un pochino di patema ma nulla di più.

In terra veneta missione compiuta. Tre punti dovevano essere e tre punti sono stati. Se sul serio quest'anno si vuole provare a vincere, contro squadre come quella affrontata ieri sera, poche storie: conta solo la vittoria. La lotta per il vertice non permette di sbagliare certe partite.

Restano lacune in organico come dimostra la presenza di Hysaj in campo malgrado le non ottimali condizioni fisiche. E se Maggio non trova spazio neanche quando si è sul doppio vantaggio contro una squadra seriamente candidata alla retrocessione, occorre intervenire sul mercato.

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