Victor Osimhen
Victor Osimhen

Il colpo Osimhen finanziato da Sassuolo, Cagliari, Parma e Torino: l'ennesimo capolavoro costruito in silenzio da Giuntoli

14.07.2020
18:40
Bruno Galvan

Osimhen e l'altra faccia della medaglia di una trattativa avvincente

Calciomercato Napoli - Tra blitz in barca, fughe di notizie e parenti che fanno di tutto per apparire (non si sa a che titolo professionale), la trattativa Osimhen sta vivendo dei continui colpi di scena che la rendono senza dubbio più affascinante. Qualcuno ha parlato di acquisto più caro della storia del Napoli con tanto di elogio alla magnanimità di De Laurentiis. La verità è che questi colpi extra-large sul piano del costo del cartellino sono stati pianificati già da mesi. Molti dimenticano che nelle casse del Napoli in data 1 luglio sono transitati in entrata già 74 milioni. Come? Grazie alla lungimiranza di Cristiano Giuntoli e le cessioni avvenute nello scorso esercizio economico con la formula del prestito con obbligo di riscatto. In queste operazioni rientrano nel dettaglio: Chiriches al Sassuolo (11 milioni), Verdi al Torino (21 milioni), Rog al Cagliari (13 milioni) ed infine Sepe, Grassi ed Inglese per un totale di 29 milioni al Parma. Nella casella acquisti con la medesima formula c'è Politano, ma il suo è un prestito biennale con obbligo di riscatto. Tecnicamente il Napoli lo ha in prestito anche nell'esercizio 2020-2021 e soltanto dal 1 luglio 2021 si impegnerà a versare 19 milioni all'Inter. Quindi questa operazione non può essere contabilizzata già a bilancio come definitiva. Il colpo Osimhen è dunque ampiamente finanziato essendoci in cassa già 74 milioni cash da poter investire all-in sull'attaccante del Lille. De Laurentiis è un grandissimo calcolatore e non lascia mai niente al caso. E' giusto snocciolare i numeri di un possibile colpo da record, ma non scordiamoci del passato e di quel tesoretto partorito e costruito dal re mida Giuntoli non più tardi di dodici mesi fa. Se oggi si può andare in barca dal presidente del Lille con denaro contante il merito è certamente del direttore sportivo partenopeo.

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