Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli

Il mercato giusto per confermare il secondo posto

02.09.2019
22:30
Claudio Russo

Il Napoli termina il mercato cedendo in extremis Simone Verdi, CalcioNapoli24 analizza le mosse in entrata ed in uscita da parte del presidente De Laurentiis

Giovanni Di Lorenzo, Kostas Manolas, Elif Elmas, Hirving Lozano, Fernando Llorente. E fuori Raul Albiol, Amadou Diawara, Adam Ounas, Marko Rog, Simone Verdi. Per restare in tema di squadra titolare, senza contare le altre cessioni secondarie - ma non nel prezzo. Guardando i nomi, il Napoli sembra migliorato. O quantomeno ha un numero giusto di alternative a disposizione. C’è un ma, però. E fa tutta la differenza di questo mondo.

Il grande errore chiamato James

Tre mesi è la durata di una serie televisiva sui canali satellitari. Ed è anche la durata della sitcom chiamata James, che ha avuto per protagonisti De Laurentiis, Ancelotti, diversi azzurri e Jorge Mendes. Il quale, definito amico del Napoli, non è riuscito a fargli il regalo giusto. Premesso che esporsi così apertamente a luglio ha lasciato aumentare le aspettative del mercato azzurro - con i tifosi rimasti a bocca asciutta e che ora non restano soddisfatti di un mercato qualitativamente buono -, il grande errore di De Laurentiis è stato mettere da parte il Real Madrid. Dire che non serve parlare con il club di Florentino Perez è stato un errore comunicativo notevole, perchè una cosa è parlare in certi termini di altre società, un’altra è utilizzare parole che fanno sembrare il Real una società di terzo livello. Economicamente, i soldi spesi per Lozano sono semplicemente quelli che il Real Madrid chiedeva per James. De Laurentiis si è impuntato sul prestito con diritto di riscatto, ed è facile la dietrologia: James ha compiuto 28 anni, la possibilità di rivenderlo in futuro a cifre accettabili sarebbe risultata sicuramente inferiore a quella relativa a - nome a caso - Lozano. Resta il fatto che il desiderio di Ancelotti non è stato esaudito.

La chance Icardi

Nel momento in cui un calciatore come Mauro Icardi diventa disponibile sul mercato, e avendo le possibilità economiche, il Napoli non può non provare a fare un tentativo per mettere le mani su un centravanti di assoluto livello. Al netto del suo comportamento e dell’ingombrante Wanda (la sua presenza a TikiTaka avrebbe scatenato De Laurentiis, scommettiamo). Prospettata una offerta per il cartellino, stilata una offerta al calciatore, Icardi non ha mai aperto definitivamente alla possibilità di trasferirsi in azzurro. Poco male, quantomeno il tentativo è stato fatto. Il suo arrivo, però, avrebbe causato la rottura definitiva con Milik, che non avrebbe accettato di fare da riserva e - a quel punto - avrebbe avuto un enorme potere contrattuale (scadenza 2021), mettendo il Napoli spalle al muro. Adesso tocca alla società far sentire di nuovo la giusta fiducia ad un attaccante che, tuttavia, non viene visto di buon occhio da gran parte della piazza. Pur essendo tatticamente utile, secondo Ancelotti. L’arrivo di Llorente fornisce al Napoli il miglior calciatore possibile per tenere anche ‘al sicuro’ l’autostima di Milik, anche se gli viene contestata l’età ed il suo scarso bottino nelle ultime due Premier League. Domanda: perchè non sono stati spesi su un altro attaccante gli eventuali soldi per Icardi? L’argentino era un’occasione che, fino a qualche mese fa, era impensabile: la fiducia del Napoli su Milik - e soprattutto sull’investimento fatto nel 2016 - sarebbe vacillata solo su per lui e non per altri.

Le altre mosse in entrata

Il progetto del Napoli, complessivamente, è andato in porto:

  • serviva un terzino destro cresciuto in Italia (questione liste), e Di Lorenzo l’anno scorso è stato tra i migliori nel ruolo;
  • serviva un centrale difensivo, e Manolas era l’identikit migliore raggiungibile sul mercato (a prezzi anche contenuti);
  • serviva un quarto centrocampista, possibilmente Under 22, al posto di Diawara e Rog: Elmas è stato cercato da Ancelotti in persona, mentre Gaetano - numericamente - potrebbe avere qualche chance da qui a gennaio;
  • serviva un esterno offensivo dalle doti tecniche diverse dagli altri azzurri: Lozano era il primo obiettivo dal 2018, ed è arrivato.

Il mercato in uscita

Le mosse del direttore sportivo Giuntoli meritano un plauso: incassare una trentina di milioni dal Parma per Sepe, Grassi e Inglese è un fatto; prenderne poco meno di venti dal Cagliari per Rog ne è un altro. I ventuno per Diawara pure, mentre i 17 di Vinicius vanno divisi a metà con il club brasiliano vicino a Mendes. Non convince, invece, la gestione dell’uscita di Hysaj, alla fine rimasto in rosa con un rinnovo non possibile (ad ora) ed un contratto che scade nel 2021: le condizioni economiche proposte dal Valencia erano ghiotte, non accettarle priva gli azzurri di un incasso notevole. Molto strano il destino di Verdi, che doveva rimanere a Napoli considerando il mancato arrivo di James: aveva chiesto qualche occasione in più, Ancelotti gli aveva acconsentito maggiore spazio. Ma i milioni del Torino - e forse una visione tattica differente, senza trequartista - erano forse troppi per potervi rinunciare. Ounas parte per cifre potenzialmente interessanti, i soldi ottenuti per Chiriches - nel 2020 - sono tantissimi pur considerando il rendimento buono del rumeno.

Il giudizio complessivo

Il Napoli, insomma, conferma l’ossatura che arriva in Champions con regolarità, sostituisce titolari nel ruolo di terzino destro e di difensore centrale, e altre alternative di livello in panchina. Perciò mantiene la squadra per il secondo posto, con la possibilità di confermarsi o meno (l’Inter di Conte si è rafforzata molto). Esporsi tanto su James - che peraltro il Real Madrid cedeva a prezzi di saldo, viste le cifre che girano - e annunciare un agosto scoppiettante (che ha poi portato in azzurro Lozano e Llorente), non ha fatto altro che alzare le aspettative dei tifosi, che si sono cullati sull’idea Icardi (la cifra richiesta per Milik, però, nessuno l’avrebbe mai portata). Dispiace, perchè il mercato portato avanti dal Napoli (oltre 100 milioni impegnati in uscita, incassati non meno di 35 senza contare un’altra ottantina sicuri dai riscatti nel 2021) non è assolutamente da buttare, anzi. Restano dei dubbi, però: un secondo calciatore simile ad Allan, che in rosa manca, sulle rotazioni offensive ridotte senza Verdi, l’affidabilità del terzetto difensivo dei sostituti Maksimovic-Luperto-Tonelli. E sui paragoni portati avanti con la Juventus che gioca un altro sport, ovviamente: fossero arrivati anche James, Pépé (indimenticabile l'arrivo degli agenti in elicottero) ed Icardi, i bianconeri sono e sarebbero rimasti avanti. E di molto. Sarebbero cambiate solo le chance di lottare, ma questo dipende anche dalla società (e di riflesso dall’allenatore che sottosta alle volontà di chi gli paga lo stipendio). La squadra ha due calciatori per ruolo (più Hysaj, Tonelli, e Karnezis): ha acquistato due dei tre calciatori più costosi della storia del club in un mese e mezzo, basterà per confermare il secondo posto? Perchè il primo è raggiungibile a due condizioni: stagione perfetta degli azzurri, stagione imperfetta della Juventus. Verba volant, scripta manent: Ancelotti ha parlato di lotta per lo scudetto, tocca a lui. Ai posteri la sentenza.

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