Il Napoli vola in coppa e stecca in campionato, la spiegazione è nei numeri

02.05.2015
09:30
Alessandro Marrazzo

di Alessandro Marrazzo (Twitter: AleMarrazzo1981)

Che a calcio si vinca segnando un gol in più rispetto agli avversari è cosa risaputa ma che non subirne, aiuti a portare a casa la vittoria, o almeno un pareggio, non è fattore completamente trascurabile. Il Napoli di Rafa Benitez è una macchina da gol con un potenziale offensivo formidabile e bocche da fuoco da fare invidia a qualsiasi club a livello europeo ma i dati del reparto difensivo sono allarmanti. Gli azzurri subiscono troppe reti per una squadra che vuole mirare a vincere qualcosa di veramente importante. 

In 105 gare ufficiali di Rafa sulla panchina del Napoli, soltanto 29 sono terminate senza subire reti. Ciò vuol dire che per ben 76 gare il portiere azzurro è stato costretto almeno una volta (molto spesso più di una) a raccogliere sconsolato la palla dal fondo del sacco. Certo la differenza reti è assolutamente positiva visti i 207 gol segnati rispetto ai 126 subiti. Il dato, però, benchè positivo non è funzionale allo scopo visto che i gol subiti rispetto a quelli siglati sono certamente troppi.

Si divrebbe fare un discorso a parte per quanto riguarda le competizioni europee:

Estrapolando infatti, dalle 105 panchina azzurre, le 8 di Champions (preliminare contro il Bilbao escluso) e le 16 di Europa League, possiamo notare che i dati sono effettivamente più confortanti.

Per quanto riguarda la Champions League il Napoli, in 8 partite, ha collezionato ben 12 punti con 4 vittorie, due pareggi e 0 sconfitte. Ottimo andamento se non consideriamo la differenza reti, visto che gli azzurri nellla competizione della passata stagione sono andati a rete 10 volte subendo però ben 9 marcature avversarie. Una differenza reti di +1 che non ha consentito agli azzurri il passaggio del turno nonostante l'ottimo andamento del girone. A quanto pare non solo sfortuna, anche se non bisogna trascurare l'entità di avversari come Arsenal, Borussia Dortmund e Olympique Marsiglia.

Discorso ulteriormente differente per l'Europa League, in cui il Napoli sotto il regno di Rafa ha disputato ben 16 gare segnando ben 30 reti a confronto delle sole 11 subite. Limitandoci a quelle disputate quest'anno il rapporto è di 12 a 7. Dato che testimonia che gli azzurri hanno segnato quasi il doppio dei gol subiti e che gli ha consentito di approdare alla semifinale della competizione europea dopo un digiuno di 26 anni.

Dati alla mano, insomma, è evidente dove sia il problema. Il tentativo di sopperire ai troppi gol subiti con una squadra devota all'attacco sembra dare i suoi frutti in Europa League ma non in campionato. La Serie A continua ad essere un campionato tutto sommato difensivista dove anche l'attacco stratosferico del Napoli stenta a trovare varchi contro le piccole che si arroccano nella propria metà campo e fanno male in contropiede ad una difesa non irreprensibile e mal tutelata da un centrocampo non all'altezza. 

In Europa, al contrario, le squadre si giocano la partita a viso aperto. Vero e proprio invito a nozze per l'attacco del Napoli che sa colpire e chiudere le partite anche nel primo tempo, mentre la difesa che raramente viene colpita in contropiede riesce a limitare i danni. Il risultato di ciò è essere arrivati a 120 minuti dalla finale di Varsavia ed il rischio di aver buttato una qualificazione Champions a cinque gare dalla fine del campionato.

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