Mertens e il cambio di vita
Mertens e il cambio di vita

19/10/2016, la data che ha cambiato per sempre la vita di Mertens

27.10.2017
11:30
Ciro Novellino

di Ciro Novellino

Incantevole, sublime, da 'falso' a vero 'nueve'. Indispensabile, bomber diventato di razza. Dries Mertens ha cambiato il suo volto, ha cambiato il volto del Napoli con gol su gol e numeri su numeri come quello messo a segno a Marassi contro il Genoa. Spettacolare è l'aggettivo più in voga per esaltarlo. Eppure questa nuova vita da bomber ha un inizio, come tutte le cose. Un inizio che porta dietro di se un momento buio per un altro attaccante, questa volta non falso diventato vero, quanto di ruolo a tutti gli effetti: Arkadiusz Milik. Il suo infortunio, in quello sfortunato Danimarca-Polonia 3-2, valido per la qualificazioni di Russia '18, ha privato gli azzurri del bomber arrivato per sostituire Higuain e che tanto bene stava facendo ad inizio stagione.

Sarri deve correre ai ripari, cercare una soluzione e subito l'attenzione ricade su Manolo Gabbiadini, ma le cose non vanno bene. Il Napoli affronta la Roma e cade al San Paolo con il risultato di 3-1 con l'ex Samp sostituito proprio da Mertens al 12° del secondo tempo. Da lì l'inizio della nuova storia da bomber: il 19 ottobre 2016, il Napoli affronta il Besiktas in Champions. Sarà ancora sconfitta, ma il belga metterà a segno la prima rete da centravanti. Poi il recupero di Milik, ma il folletto è ormai punto fermo. Anche e soprattutto adesso che il polacco si è infotunato nuovamente.

I numeri sono dalla sua parte e dimostrano questo suo esaltarsi nel nuovo ruolo, calciatore adatto agli schemi di Sarri, eseguiti in maniera magistrale. Prima del debutto da punta centrale, Mertens aveva giocato, alternandosi con Insigne da titolare e subentrando, ben 147 gare da esterno, mettendo a segno 39 gol e 23 assist, risultando decisivo ogni 129 minuti. Il trend cambia da quel 19 ottobre. Infatti, in 52 gare disputate ha messo a segno ben 41 gol e servito ai compagni 14 assist risultando decisivo ogni 68 minuti.

Numeri da capogiro, numeri da far impallidire i veri bomber, ma oggi Mertens lo è diventato a tutti gli effetti.

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