Il Roma - Sosteniamo Insigne, è l’uomo più nella corsa scudetto

21.04.2018
21:40
Redazione

Che bello veder giocare Lorenzo Insigne. È cresciuto a dismisura il Magnifico nell’ultima stagione e lo ha dimostrato caricandosi più

Che bello veder giocare Lorenzo Insigne. È cresciuto a dismisura il Magnifico nell’ultima stagione e lo ha dimostrato caricandosi più volte sulle spalle il Napoli nei momenti di difficoltà. Qualche volta sbotta l’attaccante frattese, mal sopporta le critiche e i fischi dei tifosi ma sa bene che il popolo partenopeo lo adora. Come tutti i napoletani che hanno giocato prima di lui con la maglia azzurra è il primo ad essere preso di mira quando le cose non vanno bene. Contro il Chievo, per esempio, reagì male quando dagli spalti lo presero di mira ma poi subito si rifece dando un pallone d’oro a Milik per il momentaneo pareggio. Contro il Milan pure provò ad impegnare Donnarumma ma il gol non arrivò. È arrivato contro l’Udinese dopo che Jankto aveva gelato il San Paolo. Quella giocata nell’area friulana ha evidenziato le sue qualità “messiane” che non sono nuove. Non che sia come la Pulce del Barcellona, ma si avvicina non poco. Domani sera Insigne è chiamato ad una prova magistrale allo Stadium. Può essere veramente lui l’uomo scudetto contro l’odiata Juventus. È indubbiamente la vera forza del Napoli in questo momento di appannamento generale di tutto il gruppo. È sempre rimasto vigile mentre i suoi colleghi sono calati per le troppe partite giocate. In attacco ha lasciato la luce accesa e adesso vorrebbe “illuminare” anche lo stadio di Torino dove in palio c’è lo scudetto. Si dovrà confrontare con l’estro di Dybala e la voracità realizzativa di Higuaìn. Proprio con il Pipita si scontrò nella partita d’andata perché indispettiti di alcuni comportamenti dell’argentino. Si è cucito addosso la maglia azzurra e ha ormai un patto di sangue con il Napoli. Qualcuno ha avuto da ridire sulla scelta di Raiola come futuro manager visto che il procuratore di origini campane è famoso per i grandi trasferimenti che gli fanno guadagnare moltissimi soldi. Ma ad oggi Lorenzinho fa sempre il suo dovere, butta il cuore oltre l’ostacolo e mette in campo tutto ciò che sa fare. Sicuramente domani sera Allegri chiederà ai suoi mastini di tenerlo lontano dalla porta difesa da Buffon. Lo conoscono bene i difensori bianconeri avendolo visto all’opera in Nazionale. È lui l’uomo da temere nella supersfida allo Stadium perché è in grado in qualsiasi momento di inventarsi qualcosa. Se Sarri non ha mai rinunciato a lui un motivo ci sarà. Gli ha dato la fiducia sin dall’inizio e oggi sta ottenendo i frutti che sperava. Da solo, comunque, il Magnifico non può fare niente. È arrivato il momento che Hamsik, Callejon e Mertens comincino a ricordarsi di essere dei campioni anche loro. Domani a Torino è la partita della vita, c’è una occasione irripetibile da non perdere. Battere la Juventus potrebbe voler dire seriamente scudetto. Portare a casa un tricolore a danno di una supercorazzata come quella bianconera non sarebbe cosa da poco. Si entrerebbe di diritto nella storia con il terzo titolo in 92 anni di vita del club azzurro. Si deve seguire, dunque, l’esempio di Insigne che dall’alto del suo metro e 63 centimetri vuole diventare un gigante contro la Juventus. Adesso o mai più.

Fonte : di Salvatore Caiazza
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