Infortuni e numeri disastrosi, il Napoli e la benedizione del mancato arrivo di James Rodriguez

25.12.2019
15:00
Redazione

Che Carlo Ancelotti abbia lavorato tutto il precampionato con il 4-2-3-1 è un dato evidente. 
E' evidente anche che questo prosupponesse l'arrivo di un trequartista puro. Il nome lo sapete tutti, è quello di James Rodriguez.

Data per scontata la sanità mentale dei protagonisti della vicenda, è lecito pensare che il giocatore sia stato promesso ad Ancelotti, o che almeno quest'ultimo avesse la relativa certezza del suo arrivo, e che De Laurentiis, forse, sia stato un po' troppo ottimista, o che abbia avuto un po' troppa fiducia sulla bontà di Florentino Perez.

In quelunque modi sia andata, James Rodriguez è restato a Madrid, e paradossalmente parlando, sembra sia stata una grazia per il Napoli, nonostante la crisi in cui versano gli azzurri.

Difficile, per non dire impossibile, ipotizzare che il colombiano avesse potuto cambiare le sorti di questo Napoli in generale, e quelle di Carlo Ancelotti in particolare.

A testimonianza di ciò basterebbe fare riferimento a quelli che sono i numeri di James in qista prima metà di stagione alla corte di Zinedine Zidane, un allenatore che, per usare un eufemismo, come minimo non lo vede di buon occhio.

Su 18 partite, 7 presenze collezionate di cui ben 3 subentrando dalla panchina. 

Addirittura fermo ai box da fine ottobre per un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, non se ne vede ancora il rientro.

Sfortuna a parte, 1 solo gol e 1 assist non fanno di certo ipotizzare che a Napoli avrebbe fatto molto meglio.

Ovvio, non se ne avrà mai la riprova, ma sembra proprio che il mancato arrivo di James Rodriguez al Napoli, visto anche il momento attraversato dagli azzurri, sia proprio stata una benedizione.

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