Insigne-Bentegodi 2 a 0. Sarri ha un nuovo titolare, Maggio spera nell'altra vita

22.11.2015
19:30
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Niente da fare, per fermare questo Napoli c’è bisogno di ben altro. Non è bastata la rivalità calcistica ed extra calcistica tra Verona e Napoli, non è bastato il calore del Bentegodi, nemmeno la fame dei padroni di casa, ultimi in classifica, con un Mandorlini sempre più barcollante in panchina. Ancora zero i goal subiti dalla squadra di Sarri che si presenta a Verona concentrata e intenta a portare a casa la vittoria. Insomma il solito copione. Si gioca ad una porta sola. Rafael, quello del Verona, è costretto a fare gli straordinari evitando una clamorosa goleada. Finisce 0 a 2 al Bentegodi, segna il fischiatissimo (dal pubblico gialloblù) Insigne e subito dopo Higuain fissa il risultato.

SEMPRE PIU’ TITOLARE – Chiriches, e chi se no?! Importante la prova del difensore rumeno che ha sostituito lo squalificato Koulibaly. Sicuro, preciso negli appoggi, puntuale nelle chiusure. Dimostra di possedere anche una dote rara: legge in anticipo le azioni avversarie e questo gli consente di poter intervenire sempre in modo egregio. Si divide la marcatura di Pazzini con Albiol e insieme al compagno non lascia spazio all’isolatissimo centravanti scaligero. Adesso Chiriches potrà contendere il posto tra i ‘titolarissimi’ proprio allo stesso Albiol. Insomma, Sarri ha un titolare in più.

NUOVO RUOLO – Alla fine non era proprio fantasia. Sarri ha pensato a Maggio quando bisognava sostituire l’altro esterno d’attacco, Insigne. Il numero 11 azzurro ha avuto poco tempo di poter convincere Sarri che quel ruolo è nelle sue corde. Si tratterebbe di un’ipotesi che difficilmente verrà attuata, ma vista l’indisponibilità di Mertens e Gabbiadini, magari contro il Bruges potrebbe toccare proprio a Maggio, nelle vesti di attaccante.

LA RISPOSTA – Bersagliato per tutta la durata della gara dai tifosi del Verona. Lorenzo Insigne all’inizio sembrava stesse patendo le offese che gli piovevano dai settori del Bentegodi, poi è salito in cattedra. Un goal che ha lasciato immobile il portiere Rafael, poi l’assist decisivo per il suo compagno d’attacco, il Pipita Higuain. Conte? Ci sei?

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