Juventus-Napoli, tutte le combinazioni Scudetto: dalla classifica avulsa all'incubo monetina, doppia chance per Sarri
Juve-Napoli è già sfida scudetto. Nell'attesa del big match di sabato, tifosi ed addetti ai lavori s'interrogano su quale possa essere l'esito finale. Ma che incidenza può avere in termini di classifica lo scontro diretto nel caso in cui le due squadre dovessero arrivare a fine campionato a pari punti?
Secondo il regolamento ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio, oltre al numero di punti fatti in campionato, sono diversi i parametri utili per decretare il vincitore della Serie A Tim. In caso di parità di punti fatti a fine girone di ritorno, per l'attribuzione dei titoli sportivi, si terrà conto degli scontri diretti seguendo nell'ordine questi criteri: punti scontri diretti, differenza reti negli scontri diretti, differenza reti generale, maggior numero di reti segnate in campionato, sorteggio.
Partiamo dalla previsione più ottimistica per i tifosi del Napoli. In caso di vittoria allo Juventus Stadium, oltre al margine di 5 punti di vantaggio in favore degli azzurri, gli uomini di Sarri guadagnerebbero un grosso vantaggio dal punto di vista degli scontri diretti. A tal proposito, infatti, il secondo parametro utile per decretare la squadra che precede (in caso di egual numero di punti fatti al termine della stagione) è rappresentato dai risultati ottenuti negli scontri diretti tra i club in questione (classifica avulsa). Con la vittoria dell'andata per 2-1 al San Paolo, gli azzurri si aggiudicherebbero un vantaggio non più di 5 lunghezze ma di ben 6 punti virtuali sulla Juventus.
Nel caso in cui la formazione di Sarri dovesse strappare un pareggio sabato a Torino, la bilancia degli scontri diretti penderebbe comunque dalla parte del Napoli grazie alla vittoria dell'andata. Ovviamente, in termini di punti, questo si tradurrebbe in un distacco invariato a due lunghezze di distanza. Grazie al vantaggio negli scontri diretti, però, questi punti diventerebbero sostanzialmente 3. A parità di punti fatti al termine della stagione, sarebbero comunque gli azzurri a trionfare.
L'ultimo, e più difficile, scenario prenderebbe vita in caso di sconfitta del Napoli. Il risultato, in termini di scontri diretti, sarebbe di parità. A questo punto entra in gioco la differenza reti nei due scontri diretti. Solo in caso di ko per un gol di scarto il confronto sarebbe perfettamente in parità tra Napoli e Juve. Altrimenti, gli uomini di Sarri si troverebbero in svantaggio per differenza reti in caso di sconfitta per 2 o più gol di scarto. Solo in questa circostanza, con le squadre a pari punti a fine campionato, lo scudetto verrebbe assegnato alla Juventus per miglior differenza reti negli scontri diretti.
Ma come si aggiudicherebbe il titolo in caso di vittoria della Juve per un gol di scarto?
Il gap tra reti fatte e subite negli scontri diretti si eguaglierebbe. Si prenderebbe in considerazione, così, la differenza reti generale in campionato. Attualmente gli azzurri sono in vantaggio con una differenza di 34 reti (53 fatte e 19 subite). La Juve conta una discrepanza invece di 30 (45 fatte e 15 subite).
E se le due squadre a fine campionato, dovessero eguagliarsi anche per la differenza reti generale?
L'ultimo, o meglio il penultimo, parametro utile per l'assegnazione del titolo sarebbe la somma generale dei gol fatti. Higuain e compagni si troverebbero comunque in vantaggio se dovessero continuare su questi ritmi contando 53 gol fatti in 24 partite, con una media di 2,2 reti a partita. I bianconeri alla 24° giornata contano invece 45 reti siglate con una media di 1,87 gol a partita.
Ma nel caso in cui Napoli e Juve arrivassero alla 38° giornata anche con lo stesso numero di gol segnati?
Questa sarebbe la previsione più grottesca che potrebbe verificarsi al termine della stagione. L'ultimo, residuale, metodo di assegnazione del titolo di Campione d'Italia, sarebbe un fortunato e quanto mai non meritocratico lancio della monetina. Ebbene sì, nessuno spareggio è previsto da regolamento. Se le due squadre dovessero arrivare a pari punti ed eguagliarsi in tutte le statistiche considerate utili dalla FIGC, lo scudetto verrebbe assegnato tramite sorteggio. Riuscite solo lontanamente ad immaginare cosa potrebbe rappresentare un epilogo del genere? Ovviamente stiamo parlando di una probabilità a dir poco bassa, ma comunque realizzabile. Un famoso episodio analogo accadde nel lontano 1968, quando l'Italia riuscì a trionfare in semifinale a Napoli contro l'Unione Sovietica proprio grazie al lancio della monetina. Dopo i 90 minuti regolamentari e i tempi supplementari, le formazioni non riuscirono a schiodare il punteggio dallo 0-0. All'ora non erano previsti da regolamento i calci di rigore, e la finalista dell'europeo del 1968 fu assegnata proprio con un lancio di una monetina che premiò la fortunata Italia. Gli azzurri poi vinsero in finale per 2-0 contro la Jugoslavia. Un esito del genere per la volata scudetto sarebbe al quanto improbabile, e soprattutto non salutare per i tifosi che soffrono maggiormente di cuore.