La 'cazzimma' di Diawara, la scomparsa di Hamsik e il solito Sarri....quello che fino ad ora ci è sempre piaciuto

16.02.2017
09:30
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Più di così non si poteva fare. Sì, perchè in certe circostanze non basta saper far girare la palla velocemente da Reina fino a Mertens. In certe circostanze la vince chi ha più coraggio, chi ha più fame e soprattutto chi ha più qualità. Il Real Madrid, da grande squadra qual è, non si è lasciato di certo intimorire dall'urlo 'The Champions' dei napoletani presenti al Bernabeu. Ai galacticos non tremavano le gambe, è bastato il goal di Insigne per rimettere ogni cosa al posto di partenza. Il possesso palla a favore dei padroni di casa è un dato da non sottovalutare, quasi mai accaduto in stagione con Sarri in panchina. Tutti si aspettavano una gara diversa da parte degli azzurri, si sperava nell'impresa...che non è arrivata. Eppure il Napoli non si è tirato indietro, anzi. E' andato a Madrid con l'etichetta di quello che non ha così tanta paura. O almeno Sarri l'aveva preparata così, non a caso la rete di Insigne all'8' denota che il Napoli era in partita, più spavaldo che mai. Insomma il solito Sarri, quello che fino ad ora è sempre piaciuto. Poi sono saliti in cattedra i campioni del Real. Il cross di Carvajal per Benzema è stato di pregevole fattura. L'assist di Cristiano Ronaldo per Kroos è stato delizioso, così come l'eurogoal di Casemiro, tra l'altro un calciatore poco abituato a queste marcature. 

DALL'ALTRA PARTE - Mentre le 'merengues' si divertivano a dimostrare chi era il più forte, intanto il Napoli, in alcuni elementi è mancato. Sotto il profilo tecnico e non tattico. Troppe palle perse da Zielinski a centrocampo, troppe disattenzioni di Koulibaly, passaggi errati da parte di Ghoulam e l'assenza non giustificata di Marek Hamsik che ha, sì, mandato Insigne in rete, ma che è poi scomparso dal resto della partita. 

...MA CI PUO' STARE - Sì, perchè la maggior parte degli azzurri (ieri neri) non era mai scesa in campo in uno stadio simile per sfidare una squadra così titolata in un ottavo di finale di Champions League. Reina, Albiol e Callejon gli unici ad aver respirato l'aria di gare da tale cartello. Tre undicesimi son pochi e forse questo è pesato ai fini del risultato. Spaventoso Diawara invece, l'unico che è stato capace di non mostrare segni di scoraggiamento, l'unico ch'è rimasto lucido dal 1' al 90'. A soli diciannove anni. In fondo c'è chi nasce con la famosa 'cazzimma' e chi deve lavorare sodo per farla propria. 

Che non si facciano drammi. Che non si vada davanti alle telecamere a 'distuggere' tutto ciò che di buono è stato fatto. Ops, già fatto...sarà mica troppo tardi?

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