La coperta non è corta!

03.11.2017
18:30
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Coperta corta? Ma no. Altro che corta. Quando in rosa si hanno ventidue elementi a disposizione e per giunta, anche di buon livello, la coperta non è corta. E' giusta. Gli infortuni di Milik e Ghoulam hanno spinto la critica, tra tifosi ed 'esperti' del settore, ad utilizzare una frase che, purtroppo per loro, non trova riscontro nel Napoli di quest'anno. La scelta di portare Maggio in panchina, contro il City, e non Mario Rui, l'ha spiegata l'allenatore anche a chiare lettere in conferenza stampa. 

LA COPERTA -  Quella del Napoli è una coperta nuova, forse fin troppo. Nuova perchè i vari Mario Rui, Maksimovic, Sepe, Tonelli, Giaccherini, Ounas, Rog ed altri, sono stati utilizzati talmente poco che non risultano rodati e pronti per scendere in campo da protagonisti. E non ci veniate a dire che non sono calciatori da Napoli. Mario Rui è un signor esterno, ma...chi l'ha visto fino ad ora? E' normale che i tifosi si accaniscano con la società, il tifoso non può conoscere ogni tipo di calciatore. "Chi abbiamo comprato?". "Questo è un altro pacco". I commenti più sterili sono questi, ma solo perchè sprovvisti di informazioni. E ci può anche stare. Calciatori come quelli sopracitati avrebbero dovuto cominciare il loro rodaggio già da inizio stagione e non si poteva sperare di trovarsi un nuovo Ghoulam pronto all'uso, dopo mesi e mesi di completa inattività. I nomi che abbiamo fatto, siamo certi che non avrebbero potuto mai sfigurare con squadre del calibro di Benevento, Cagliari, Atalanta, Sassuolo. Sarebbe stata una chance per loro, ma anche per Sarri stesso, che ad oggi si sarebbe trovato un Mario Rui di certo più pronto di quello che è realmente. Siamo così convinti che il Sig. Emanuele Giaccherini avrebbe trovato immense difficoltà a fronteggiare un esterno del Genoa? 

LA SOLUZIONE - Andava trovata mesi fa, non oggi. Oggi, il ragionamento di preferire Maggio ad un 'nuovissimo' Mario Rui si può fare. E' lecito farlo. Sarebbe bastato prevenire...anzichè curare. Bisognava trovare i momenti giusti (e ce ne sono stati) per inserire gradualmente le pedine che, sulla carta, sarebbero partite in ritardo rispetto ai titolari. Non è stato fatto...ed oggi parliamo di coperta corta. La coperta c'è, è anche lunga...il problema è che nemmeno il tecnico sa bene di che materiale sia fatta.

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