La grande confusione, anche solo per annunciare un ritiro

25.04.2022
11:00
Claudio Russo

La SSC Napoli, dalle 17.44 di ieri alle 10.11 di oggi, ha comunicato per tre volte l'intenzione di andare in ritiro. In tre modalità diverse che facilitano la confusione

Altro che ‘La Grande Bellezza’, è ‘La Grande Confusione’. Il Napoli è in confusione. In tutti i suoi aspetti. Da un punto di vista dei calciatori, con errori dei singoli inspiegabili e difficili proprio da immaginare - Meret, Malcuit -; da un punto di vista tattico, con la scelta di Spalletti quasi a furor di popolo con Mertens alle spalle di Osimhen dopo mesi di spinte extra-campo che sottovalutavano, però, gli enormi spazi concessi dal centrocampo; da un punto di vista societario, perchè a decidere è sempre e solo Aurelio De Laurentiis e quando si fa tutto da soli non sempre vengono prese le decisioni più sagge. Ma vabbè, il Napoli ha perso ad Empoli ed ora, più che parlare di scudetto e di Champions League, bisogna pensare a salvaguardare l’integrità di un gruppo tutto sommato cotto ed in crisi.

  • di Claudio Russo (@claudioruss)

Se oggi conta molto dare una immagine di coesione, le tre mosse del Napoli nel giro di poche ore, dalle 17.44 di ieri alle 10.11 di oggi, fanno pensare in tutt’altra direzione.

  • 17.44 di ieri - La Società ha deciso che da martedì, alla ripresa degli allenamenti, la squadra andrà in ritiro permanente.
     
  • 19.01 di ieri - La SSC Napoli precisa che la decisione del ritiro è stata presa dall’allenatore Spalletti e condivisa dalla Società.
     
  • 10.11 di oggi - La società, la direzione sportiva, l’allenatore e lo staff hanno deciso che la cosa più importante da fare in questo momento sia quella di integrare l’abituale scheda quotidiana di allenamento. I turni di lavoro resteranno gli stessi con una grande attenzione per le singole componenti individuali e per il gruppo. Riunioni di teoria e valutazioni delle prossime partite, come sempre fatto. Il tutto integrato, e questa è la novità, da incontri serali a cena per aprirsi maggiormente su eventuali criticità, problematiche, incomprensioni, qualità di gioco, tutto per massimizzare l’eccellente qualità dei nostri calciatori dimostrata nella prima parte della stagione.

Al netto dei tanti caratteri dell’ultimo comunicato stampa, che non aiutano la comprensione della decisione presa, bastava semplicemente comunicare che la squadra sarebbe andata in ritiro fino a nuova comunicazione societaria. Non facilita in alcun modo, soprattutto nell'ambito della comunicazione, dapprima annunciare un ‘ritiro permanentedeciso dalla Società, poi precisare che la decisione è di Spalletti - e non della società inteso De Laurentiis, che ha poi avallato la scelta. Per poi annunciare ‘incontri serali a cena per aprirsi maggiormente su eventuali criticità’, il che darà anche adito a polemiche, pensieri (quelli relativi a Napoli-Verona sembravano ormai un ricordo), perfino sfottò sull'idea di questi incontri serali.

Poteva semplicemente essere comunicato che il gruppo squadra, al rientro a lavoro a Castel Volturno nella giornata di domani, sarebbe rimasto in ritiro per preparare al meglio la partita di sabato con il Sassuolo. Senza specificare di chi fosse la decisione, dando un segnale di coesione come deve accadere quando si è nel mezzo di una crisi. Oppure vale ciò che cantava Morgan con i Bluvertigo in ‘La Crisi’: “Quando inizia una crisi è un po' tutto concesso Quasi come a Carnevale”. Invece si è ricaduti in un altro verso: “Quando arriva una crisi riaffiorano alcuni ricordi Che credevo persi”, ed il pensiero torna alle tonnare dei ritiri con Benitez ed Ancelotti, e sappiamo come finirono.

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